Così il Sindaco Campedelli nel corso del Consiglio di ieri sera
“Vista la situazione se non arriva una deroga ci assumiamo la responsabilità di sforare il Patto di Stabilità, pronti a subire il rischio di eventuali sanzioni”. Il Sindaco di Carpi Enrico Campedelli, nel corso della seduta del Consiglio comunale di ieri, 25 giugno, ha fatto il punto relativamente all’emergenza terremoto e ha comunicato ai rappresentanti dei cittadini questa decisione, presa dalla Giunta comunale poche ore prima. Campedelli al civico consesso ha presentato anche i dati numerici dell’emergenza, ringraziato i tanti che hanno in queste settimane lavorato per cercare di risolvere i tanti problemi causati dal sisma (volontari, dipendenti comunali, forze dell’ordine, Centri sociali, altri enti, Unitalsi, vigili del fuoco, gli stessi partiti cittadini tra gli altri) e criticato duramente la latitanza della Prefettura di Modena a fronte delle ripetute richieste inviate dall’ente locale dopo le scosse del 29 maggio scorso.
“Per risolvere il problema della casa, a sabato scorso erano state registrate oltre tremila persone con abitazione inagibile, abbiamo pensato all’affitto ma la situazione è molto problematica. Abbiamo allora avviato un percorso con le associazioni di categoria per mettere sul mercato abitazioni disponibili per gli sfollati. Potrebbero servire da qui a poco tempo 700 alloggi, per evitare di sistemare le persone nei container come è stato fatto altrove. Per ciò che riguarda le scuole invece non ci sono problemi strutturali a Carpi ma interventi da fare sì, con l’obiettivo di riaprirle il più presto possibile”. E se Campedelli ha ricordato che il Teatro Comunale presenta un buco sul tetto e Palazzo dei Pio alcune situazioni da rivedere, grossi problemi sono segnalati anche a San Nicolò mentre sono oltre 100 i negozi inagibili. “Per quello che riguarda la sanità ci è stato garantito il ripristino dei locali dell’ospedale entro qualche mese mentre Aimag ha la sede e l’impianto di compostaggio inagibili: pensiamo di affidare temporaneamente l’Ostello della Gioventù all’azienda multiservizi perchè possa ricevere i cittadini”.
Campedelli ha poi sottolineato in aula il ruolo che le istituzioni nazionali dovrebbero giocare per risolvere l’emergenza terremoto: “non basta il nostro impegno, al Governo chiediamo concretezza e decisioni formali: proprio poco fa ho firmato insieme ad altri 17 Sindaci del cratere del terremoto una lettera inviata a Monti e per conoscenza a Alfano, Bersani e Casini, nella quale domandiamo provvedimenti per l’economia. Non chiediamo un euro in più di quelli dati ad altre località vittime di eventi come questo. Manterremo fede al Bilancio votato in questa sede il 29 marzo ma finanzieremo solo interventi che hanno a che fare con il sisma”. Il primo cittadino ha poi concluso la sua comunicazione ricordando come in queste settimane i rapporti tra maggioranza e opposizione e tra i diversi gruppi consiliari siano aumentati “e siano state condivise scelte, una modalità che proseguiremo a utilizzare. Il sisma ci ha cambiati e deve così cambiare anche il modo di rapportarci tra di noi”.
Numerosi gli interventi seguiti alla comunicazione del Sindaco. Chi ha sottolineato l’importanza di tenere gli occhi aperti al momento di attuare la ricostruzione per evitare ciò che è successo in altre zone (Daniela Depietri, Pd), chi ha invitato la Provincia a rivedere i propri piani di investimento nel campo delle infrastrutture (Lorenzo Paluan, Carpi a 5 stelle-Prc), chi ha invitato la Giunta, “che tanto si è già impegnata”, ad avere il coraggio di lasciare da parte le ragioni di partito e di litigare con Errani ad esempio (Giliola Pivetti, ApC), chi ha ringraziato la macchina comunale che ha dato bella prova di sé, chi infine ha ricordato le problematiche psicologiche che questo sisma ha fatto emergere nella comunità. Tanti gli appelli venuti da diversi banchi del Consiglio ad incalzare le istituzioni regionali e nazionali affinché non facciano mancare le risorse necessarie alla ricostruzione e vigilino sulle procedure della stessa. “Gli imprenditori e i cittadini devono sapere quanto possono ottenere di indennizzo – ha spiegato dal canto suo Roberto Andreoli, capogruppo del PdL – Le istituzioni sovraordinate al Comune devono rispondere e sarà utile a mio parere anche leggere in modo comparato ad esempio con l’esperienza de L’Aquila lo svolgersi della questione”. E se il capogruppo Pd Davide Dalle Ave ha sottolineato poi il ruolo che l’emilianità può svolgere in questa opera di rinascita economica e sociale del nostro territorio, che dopo l’emergenza non sarà comunque mai più lo stesso, “con uno spirito di unità che ci consentirà di saltarci fuori” il consigliere di Fli Luca Lamma ha infine chiesto che le case sfitte eventualmente reperite per coloro che non hanno più un alloggio vadano “a coloro che hanno costruito questa città, prima ai nostri e poi agli altri…”.

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