Accordo tra Presidenza Consiglio ministri, Regione e Comune di Carpi. Bonaccini: “Luogo al centro della nostra rete di valori, necessaria la conoscenza del passato”

Nota stampa della Regione Emilia-Romagna

Restituire il senso della storia e della memoria per promuovere, in particolare tra i giovani, la necessità dell’educazione alla pace, ai diritti umani e all’accoglienza. Questo il filo conduttore alla base dell’accordo siglato tra Presidenza del Consiglio dei ministri, Regione Emilia-Romagna e Comune di Carpi per la conservazione e la valorizzazione dell’ex campo di concentramento di Fossoli, in provincia di Modena. Grazie all’intesa, 1 milione di euro, di cui 500 mila finanziati dalla Presidenza del Consiglio e altri 500 mila dalla Regione, sarà impiegato per realizzare un nuovo centro visitatori che conterrà anche un museo multimediale, un luogo di studio, un laboratorio didattico e uno spazio espositivo e per il recupero delle parti originarie del campo (le baracche, la recinzione, le zone di passaggio e di transito).

A illustrare l’accordo e il progetto, oggi a Bologna nella sede della Regione, in viale Aldo Moro, il presidente della Giunta regionale, Stefano Bonaccini, il sindaco di Carpi, Alberto Bellelli e il presidente della Fondazione Fossoli, Pierluigi Castagnetti.

Gli interventi sul campo di Fossoli, il luogo di concentramento più importante ed esteso d’Italia, riguardano in particolare la realizzazione del nuovo centro visitatori di circa 1.900 metri quadri che sorgerà su un’area complessiva di 9.500 metri quadri. Il centro, che sarà completato con un parcheggio interno e percorsi senza barriere architettoniche, sarà diviso in due grandi sale: la prima, con funzione di accoglienza e servizi generali, sarà caratterizzata da contenuti e allestimenti che, capaci di sollecitare il coinvolgimento emotivo, immaginativo e riflessivo del visitatore, lo predisporranno alla visita; la seconda, con contenuti e allestimenti più orientati a una puntuale conoscenza storica connessa al luogo visitato, ospiterà un museo multimediale, laboratori didattici e di studio e uno spazio per esposizioni temporanee.

Infine, una parte del lavoro di valorizzazione riguarderà gli elementi originari del campo come le baracche, l’antica recinzione e le zone di passaggio e di transito.
Anche il nuovo fabbricato sarà di proprietà del Comune di Carpi, che ha la responsabilità della realizzazione dei lavori e che si avvarrà del supporto a titolo gratuito della “Fondazione per il recupero e la valorizzazione della memoria storica del Campo di Fossoli” a cui è stata affidata la gestione di attività rivolte prevalentemente ai giovani sui temi dell’educazione alla pace, dei diritti umani, dell’interculturalità e dell’accoglienza proprie di un rinnovato vivere civile.

 

Perché Fossoli dal sito http://www.carpidiem.it/
Quello di Fossoli è stato il più importante Campo poliziesco e di deportazione razziale e politica italiano utilizzato dalle SS come anticamera dei lager nazisti. I circa 5.000 internati politici e razziali che passarono dal Fossoli ebbero come destinazioni i campi di Auschwitz-Birkenau, Mauthausen, Dachau, Buchenwald, Flossenburg e Ravensbrück. Primo Levi lo rievoca nelle prime pagine di "Se questo è un uomo" e nella poesia "Tramonto a Fossoli".
Tra il 1945 e il 1947 è stato campo per "indesiderabili", ovvero un centro di raccolta per profughi stranieri. Dopo la fine della guerra il Campo è utilizzato a scopo civile; negli anni ‘50 ha ospitato i profughi giuliani e dalmati provenienti dall'Istria. Dal 1984 il Comune di Carpi è proprietario del bene, concesso a titolo gratuito dallo Stato.
Il Campo Fossoli, insieme al Museo-Monumento di Carpi, è tappa dei Viaggi della Memoria che partendo da qui arrivano fino ad Auschwitz o viceversa, ripercorrendo il dramma della deportazione fino allo sterminio pianificato ed organizzato. Mediamente si registrano, solo nel Campo, circa 30.000 visitatori all’anno, costituiti prevalentemente da gruppi di scuole accompagnati e, in misura inferiore, da singoli visitatori.

I commenti

    “Crediamo nell’importanza della storia e della memoria quali pilastri della nostra comunità e del vivere civile- afferma il presidente della Regione, Stefano Bonaccini-, proprio per questo abbiamo approvato una legge sulla Memoria del Novecento e abbiamo finanziato attività e progetti di ricerca, formazione e divulgazione di istituti, enti storici e Comuni dell’Emilia-Romagna. Ora, con questo nuovo accordo, grazie anche alla disponibilità che abbiamo riscontrato nel Governo, vogliamo dare il giusto rilievo a un luogo importante del territorio regionale e del Paese, posto al centro della nostra rete di valori. E vogliamo che il sacrificio dei 5 mila internati politici e razziali che passarono da Fossoli con destinazioni finali nei campi di Auschwitz, Mauthausen, Dachau e altri non si disperda. Nel primo dei 12 convogli che partirono dal campo di Fossoli- ricorda il presidente della Regione- viaggiava anche Primo Levi, diretto ad Auschwitz: ‘Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario’, ha scritto. Su questa base, sulla conoscenza, poggia il nostro intervento di recupero dell’ex campo di concentramento, perché ciò che è stato non accada mai più: un assunto che passa attraverso lo studio, l’insegnamento e il grande impegno di un’associazione come l’Anpi”.

    “Una forte soddisfazione per aver riconosciuto a Carpi, medaglia d’oro al valore civile, e al suo territorio quella ‘filiera della memoria’ che è una sensibilità genetica che ci contraddistingue- ha sottolineato il sindaco di Carpi, Alberto Bellelli-. Valorizzare Fossoli è un arricchimento non solo per l’Emilia-Romagna, ma anche per il Paese intero”.
    “Fossoli è una realtà non ancora abbastanza conosciuta- ha ribadito il presidente della Fondazione Fossoli, Pierluigi Castagnetti-. Ora abbiamo 30 mila visitatori all’anno ma vogliamo raddoppiare la cifra e attrarne dall’estero. Saremo contenti quando avremo raggiunto questo obiettivo, gli investimenti come quello di oggi vanno in questa direzione. Vorrei inoltre che Carpi fosse inserita all’interno di un grande progetto educativo”.

    “Sostenere l’ex campo di concentramento di Fossoli è fondamentale, per l’alto valore simbolico del luogo e per le iniziative che lì vengono organizzate, soprattutto con gli studenti e le scuole-  ha affermato in un messaggio Aude Pacchioni, presidente di Anpi Modena, che non ha potuto partecipare alla presentazione-. Bisogna far conoscere quel periodo storico alle nuove generazioni, ai ragazzi, a coloro che si avviano a diventare i cittadini della nostra democrazia, oggi molto debole. Questo accordo fra la Presidenza del Consiglio dei ministri, la Regione Emilia-Romagna e il Comune di Carpi per la valorizzazione di Fossoli ha un grande rilievo: dobbiamo infatti dotare i giovani degli strumenti per capire l’attualità, mentre stiamo rischiando di fare il contrario, e le iniziative legate al Campo di Fossoli, le visite, i viaggi della Memoria, lo studio e l’approfondimento, che saranno ancor più possibili una volta realizzato questo progetto, vanno nella direzione giusta”.

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