Da venerdì 15 aprile una mostra racconta attraverso trenta capi iconici
come i più importanti stilisti italiani e internazionali hanno affrontato il colore bianco
Da venerdì 15 aprile (l’inaugurazione è alle ore 19) e fino al 12 giugno prossimo le sale dei Musei di Palazzo dei Pio di Carpi ospiteranno la mostra WHITE. Il bianco nella moda-1960-2010: da Pierre Cardin a Prada. L’esposizione proporrà al pubblico trenta capi iconici di grandi stilisti italiani e internazionali – da Giorgio Armani a Vivienne Westwood, passando per Pierre Cardin, Gianfranco Ferré, John Galliano, Miuccia Prada, Gianni Versace – e che raccontano come i maggiori fashion designer del mondo abbiano affrontato la tinta simbolo di purezza per antonomasia.
L’esposizione, a cura di Manuela Rossi, è ideata e prodotta dal Comune di Carpi-Musei di Palazzo dei Pio in collaborazione con Carpi Fashion System e la Fondazione CR Carpi e si collega in modo diretto alla vocazione manifatturiera di una città capofila di un distretto del tessile molto importante come quello di Carpi. L’allestimento riproduce lungo le logge del Palazzo una passerella da sfilata virtuale, sulla quale passano in rassegna i modelli in prestito dagli Archivi di Ricerca Mazzini di Massalombarda (RA), che con i suoi oltre 250mila abiti e accessori è una delle più complete raccolte italiane dedicate alla storia della moda. Il percorso si snoda così dal 1960 fino al 2010, dal boom economico alle nuove sfide che il sistema moda e il distretto carpigiano si trovano oggi a dover affrontare.
La mostra dopo una sezione che, grazie a riviste d’epoca e a strumenti multimediali degli archivi del Labirinto della Moda introduce il pubblico al vocabolario tipico della moda, affronta gli Anni Sessanta e Settanta, interpretati come momento di forte contestazione delle regole e delle tradizioni: si trovano qui esposti i modelli no logo in uso nella Swinging London ma anche gli ormai leggendari corsetti punk di Vivienne Westwood, fino ad arrivare alle fantasiose sperimentazioni della giapponese Rei Kawakubo di Comme des Garçons.
La sezione dedicata agli Anni Ottanta e Novanta presenta invece senza soluzione di continuità tutti i maestri del made in Italy: Armani, Prada, Versace e soprattutto Gianfranco Ferré, vero e proprio filosofo della camicia bianca. Accanto a modelli di grande successo anche progetti più arditi e curiosi come le creazioni surreali del misconosciuto Bobo Kaminsky, firma collettiva del gruppo di stilisti veneti da cui sarebbe emerso Renzo Rosso.
L’ultima sezione della mostra guarda infine al Nuovo Millennio, alle evoluzioni dello stile e all’introduzione di materiali inediti – l’analisi dei tessuti, dai più immediati a quelli sperimentali, è uno tra i fili conduttori dell’intera mostra – passando dalle creazioni di John Galliano ai più recenti prodotti griffati Prada.
“Questa mostra, non parlando di una tendenza ma di una costante, il bianco, ribadisce l’eterno ritorno di dettagli, elementi, forme appunto che devono e possono trovare un modo per esprimersi. È uno degli obiettivi che ha guidato negli anni la formazione di quello che costituisce uno straordinario archivio, il Labirinto della Moda di Carpi, che con questa mostra inizia a svelarsi oltre le sue funzioni storiche di studio e ricerca. Individuare modalità sempre aggiornate di rileggere gli archivi – spiega il Vicesindaco e assessore alla Cultura Simone Morelli - è dunque la sfida che questa mostra apre, il primo passo verso i progetti che stanno nascendo a Carpi e nel suo distretto tessile e dei quali l’amministrazione comunale è motore”.
WHITE. Il bianco nella moda-1960-2010: da Pierre Cardin a Prada resterà aperta a Palazzo dei Pio da martedì a domenica con orari 10-13, giovedì, sabato, domenica e festivi anche 15-19. Chiusa il lunedì. Ingresso intero 5 euro, ridotto 3 euro.
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