Tosi: “al via nel 2016 il percorso per arrivare a questo importante strumento urbanistico” --Comunicato stampa n.333 del 14/12/2015

Piano Strutturale Comunale di ambito sovracomunale(PSC): di questo si è discusso giovedì 10 dicembre nel corso della seduta delConsiglio comunale di Carpi, in particolare con la presentazione di un ordinedel giorno sul tema da parte del gruppo Pd e con una comunicazionedell’assessore all’Urbanistica Simone Tosi sulle prossime tappe del percorsoche porterà nei prossimi mesi all’avvio della discussione su questo strumentodi pianificazione territoriale.

Tosi ha rammentato quali saranno gli ‘step’ cheporteranno al PSC, ricordando come nel 2012 il Consiglio comunale avesse giàdiscusso un documento politico che delineava gli scenari futuri per la nostracittà: “in questo periodo anche Novi di Modena e Soliera hanno condiviso conCarpi l’idea di realizzare questo strumenti in Unione, mentre Campogalliano siè dotato di un suo Piano comunale. Per arrivare al PSC il percorso sarà lungo edovrà essere affiancato da modalità adeguate di partecipazione della città,così come abbiamo fatto per il Piano della Ricostruzione, per realizzare ilquale abbiamo richiesto il contributo di cittadini, associazioni, frazioni.Impiegheremo almeno tutto il 2016 per portare avanti questo percorso chepensiamo di poter chiudere a metà del 2017, dotando l’Unione di unastrumentazione adatta alla sfida che vogliamo cogliere. Parleremo inCommissione consiliare del tema, partendo sì dal documento del 2012 – haconcluso Tosi - ma considerando che qui non si citava il tema della sicurezzasismica, ineludibile dopo il maggio del 2012. Abbiamo già comunque realizzatoin questi anni la zonizzazione sismica e la mappatura degli edifici in zonaagricola.”.

Tosi ha poi ribadito prima di concludere la suacomunicazione in Consiglio che a gennaio del 2016 si inizierà a discutere diquesto percorso tecnico-amministrativo che dovrà comunque essere affiancato daun percorso politico-partecipativo. Si è poi passati al dibattito sull’ordinedel giorno presentato dal Pd, per bocca del capogruppo Paolo Gelli, cheinvitava Sindaco e Giunta “a dotarsi di un PSC sovracomunale per aprire una fasenuova di costruzione partecipata e virtuosa di uno strumento di pianificazioneche deve disegnare il futuro del nostro territorio”.

Luca Severi (M5S) ha chiesto di integrare ildocumento del 2012 inserendo nuovi temi e soprattutto dicendo no ad un nuovoospedale nella Bassa. Marco Bagnoli (Pd) ha invece sottolineato l’importanza dipartire da questo documento per arrivare ad un nuovo PSC attraverso forme dipartecipazione sostenibile. Anna Azzi (Carpi Futura) ha dal canto suo criticatola scelta di dedicare molto spazio nell’odg del Pd sul PSC al sisma: “così ilPd giustifica il ritardo imbarazzante su questo tema”. Intervenuti nel corsodel dibattito anche i consiglieri M5S Gaddi e Medici, mentre Massimo Barbi diForza Italia ha ricordato come Campogalliano abbia attivato un percorsoautonomo adottando già un suo strumento urbanistico proprio in questi mesi eche sarà comunque difficile coordinarsi con altri due enti e relativi ufficitecnici. “Bene il coinvolgimento dei cittadini per dare vita ad uno strumentomolto importante”. Cristian Rostovi (FdI-An) si è chiesto cosa si vorrà faredell’Unione dopo che questa si sarà dotata di un PSC comune, e lo stesso deisingoli Consigli comunali, “visto che la funzione urbanistica è la piùimportante anche al di là delle differenze esistenti tra i diversi regolamenticomunali”. Paolo Gelli (Pd) ha poi preso la parola per rammentare come lamozione del suo gruppo voleva porre al centro la necessità di aprire una fasenuova per dare vita ad un PSC sovracomunale, “senza dimenticare la necessità dicoinvolgere su alcune tematiche, ad esempio sulla sanità, i comuni reggiani.Non fermiamoci di fronte al Tresinaro e alla Lama, dedichiamoci allapianificazione sovracomunale visto che la Provincia perde di importanza”. RobertoBenatti (Forza Italia) ha ricordato infine come il PRG del 2000 puntasse ad unacittà più grande e produttiva ma che poi la crisi abbia cambiato leprospettive. “E il terremoto è stato un alibi troppo forte per non partireprima, a differenza di Soliera. Così come è un alibi allargare questo strumentoa Novi che deve votare nel 2017; si andrà così non ad una accelerazione ma adun rallentamento del processo”.

L’assessore Tosi ha chiuso il dibattito replicandoche strumenti nuovi sono necessari per gestire il PSC attivamente, “con nuoveregole da decidere insieme. Ricordo poi – ha detto - che il PSC sarà in Unionema ogni comune lo attuerà singolarmente con i suoi uffici e con un impiantonormativo comune. L’urbanistica rimarrà in capo ai singoli centri. E attenzionea non chiudersi troppo: dobbiamo relazionarci con il reggiano e non con Limidi,la competizione Carpi la fa con il mondo. Abbiamo di fronte un’occasione ancheper fare innovazione amministrativa”,

L’ordine del giorno del Pd è stato infine votato datutti i gruppi presenti in Consiglio ad esclusione del Movimento 5 Stelle chesi è astenuto.

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