Il civico consesso ha discusso diverse delibere in materia urbanistica --Comunicato stampa n.319 del 30/11/2015

Il Consiglio comunale di Carpi nella sua seduta del 26 novembre scorso ha trattato diverse delibere in materia urbanistica: in particolare ha approvato in via definitiva la Variante numero 35 al Prg vigente, già adottata nel luglio scorso dal civico consesso. La Variante, come ha ricordato l’assessore all’Urbanistica Simone Tosi presentando le delibere in aula, si componeva di diversi punti: in sintesi ritorneranno in questo modo ad essere aree agricole 177.750 metri quadrati in totale (18 ettari circa), con una diminuzione della capacità edificatoria pari a 77 mila metri quadrati rispetto al Prg del 2000.

Rispetto alle modifiche relative al dimensionamento degli ambiti di trasformazione una riguarda la zona di via Cuneo mentre le altre hanno come oggetto un’area vicina alla Tintoria Lux, sulla strada Romana nord, e altre due aree che si affacciano sulla stessa arteria provinciale. Lorenzo Boni (Pd) aprendo il dibattito ha rammentato come il passaggio di zone da produttive ad agricole indica la poca attrattività di determinate aree: “Pensiamoci quando dovremo fare il PSC”. Massimo Barbi (Forza Italia) ha esordito invece spiegando come una delibera del genere “il nostro gruppo non avrebbe mai voluto votarla, perché fare ritornare aree produttive a verde agricolo significa che Carpi in questi anni non ha attirato nuovi soggetti disponibili ad investire: con il Prg del 2000 si erano create tante aspettative, anche per un modo diverso di confrontarsi con il privato, con la perequazione. Si è ragionato troppo in grande, la città e i suoi imprenditori non erano pronti a così tanti cambiamenti e a così tanto sviluppo”.

L’assessore Tosi ha sottolineato dal canto suo come da un lato “si chieda di non costruire più per tutelare il territorio e l’ambiente e dall’altro ci si dispiaccia se le aree tornano agricole. Il PSC non sarà solo uno strumento tecnico ma anche una sfida culturale per il futuro”. Cristian Rostovi (FdI-An) in sede di dichiarazione di voto ha chiesto infine all’amministrazione comunale che in attesa del PSC “si fermi di dare permessi di costruire e avviare Piani particolareggiati”. Al momento del voto la delibera ha ottenuto l’ok di Pd, M5S e Carpi Futura, contrari Forza Italia e FdI-An. Approvata in via definitiva dal Consiglio comunale di Carpi giovedì scorso anche un’altra Variante al Prg, la numero 34, già adottata a fine gennaio e che individuava il ‘care residence’ in via Nuova Ponente, nell’area ex Cappuccina. Non sono arrivate al riguardo nei termini di legge previsti osservazioni dai privati ma solo alcuni pareri degli enti interessati ad esaminare la documentazione e che verranno recepiti all’atto di redazione del progetto esecutivo. L’architetto Attilio Palladino del Settore programmazione dell’assessorato comunale all’Urbanistica ha ricordato presentando la delibera come in questo progetto siano coinvolti due edifici esistenti, magazzini del settore Verde pubblico “e sui quali è stato posto per errore un vincolo storico dal Comune: inoltre è stato richiesto al Ministero di effettuare una verifica affinché possa essere eliminato.

La proposta di ‘Care residence’ che si andrà a proporre sarà più ampia e più adeguata alle esigenze”. La delibera sulla Variante numero 34 ha ottenuto l’ok di Pd, Carpi Futura e M5S e il no di Forza Italia. Nel corso del Consiglio comunale di giovedì scorso infine il consigliere Cristian Rostovi ha fatto mettere agli atti la modifica della denominazione del gruppo di cui è l’unico rappresentante, che dal 26 novembre non si chiama dunque più Nuovo Centrodestra-FdI-An ma Fratelli d’Italia-An.

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