In Consiglio comunale approvate a maggioranza due delibere in materia urbanistica --Comunicato stampa n.181 del 6/7/2015
Il Consiglio comunale di Carpi nella sua seduta del 2 luglio scorso ha trattato con due delibere distinte prima l’adozione della Variante n.35 al Prg vigente e poi l’autorizzazione alla presentazione di un Piano particolareggiato di iniziativa privata della zona di trasformazione direzionale-commerciale di tipo F, ambito F 10, posta tra la Tangenziale Losi e via Nuova Ponente.
La Variante, come ha spiegato l’assessore all’Urbanistica Simone Tosi presentando le delibere in aula, si compone di 6 modifiche cartografiche, che in totale porteranno a diminuire di 177 mila mq (oltre 17 ettari) le aree potenzialmente edificabili rispetto al Prg del 2000; per ciò che riguarda la presentazione del Piano particolareggiato Tosi ha detto che si trattava di una richiesta fatta dagli attuatori, tre privati e due società. L’architetto Attilio Palladino dell’assessorato all’Edilizia Privata ha poi in breve presentato le caratteristiche della Variante in discussione, sottolineando come 5 delle 6 modifiche venissero da privati e la sesta, riguardante una zona agricola di proprietà comunale di 5 mila e 200 mq di cui si chiedeva di modificare la destinazione d’uso ad area a verde attrezzato (siamo a Gargallo), venisse invece dagli uffici dell’ente locale. Rispetto alle modifiche relative al dimensionamento degli ambiti di trasformazione una riguarda la zona di via Cuneo mentre delle altre la più importante ha come oggetto un’area vicina alla Tintoria Lux, sulla strada Romana nord, con lo stralcio di 69 mila mq di un intero ambito di trasformazione produttivo (con un Piano particolareggiato già presentato nel 2004 e mai convenzionato e di cui solo 7 mila e 600 mq resteranno destinati ad usi produttivi): un’altra modifica riguarda poi una disedificabilità per 27mila mq su 66mila mq totali e l’altra (l’Ambito E 5, sempre sulla strada Romana nord) uno stralcio di 72 mila mq da riportare a zona agricola periurbana: in totale, una volta esaurito l’iter del provvedimento, si renderanno non edificabile una superficie come detto di oltre 170 mila metri quadrati totali (ossia un terzo dell’estensione del centro storico della città per dare un’idea delle dimensioni) che finora lo era.
Aprendo il dibattito il consigliere di Forza Italia Roberto Benatti ha poi letto in aula il testo di una mozione firmata dal suo gruppo, che impegnava l’amministrazione, visto che questa ha già avviato l’iter per il PSC, a congelare il Prg e dunque anche la delibera sulla Variante 35 “in attesa della definizione del PSC e a proporre come alternativa a coloro che fin d’ora vogliono togliere aree dal Prg il congelamento delle medesime e il conseguente taglio dell’IMU”. A seguire la consigliera Monica Medici (M5S) ha sottolineato come il suo gruppo avrebbe detto no alla presentazione del Piano sulla Tangenziale Losi “perché non abbiamo bisogno a Carpi di nuovi insediamenti commerciali e di servizio”. Il collega di Forza Italia Massimo Barbi ha spiegato dal canto suo che con questi tagli alle zone edificabili “si rinuncia a 80 edifici di 1000 metri quadrati l’uno e a potenziali 800 posti di lavoro. Con la nostra mozione si chiede di attendere nel prendere queste decisioni”. Cristian Rostovi (Ncd-FdI-An) si è detto certo che si poteva attendere il nuovo PSC per portare in Consiglio delibere come queste. “C’è scarsa lungimiranza, non si persegue un progetto complessivo”. Lorenzo Boni (Pd) ha poi ricordato che queste richieste di modifiche urbanistiche sono fatte dai proprietari e non dal Comune “mentre il congelamento proposto da Forza Italia a mio parere indica scarsa adattabilità e non credo sia un atto legittimo, visto che tutti coloro che hanno un lotto edificabile lo chiederebbero”.
Dopo gli interventi di Maria Viola Baisi (Pd) e Luca Severi (M5S) ha preso la parola Roberto Benatti (FI), che ha ribadito le ragioni contenute nella mozione presentata dal suo gruppo e ha chiesto di spendere proficuamente il tempo per portare avanti il PSC invece che votare continuamente Varianti al Prg in certi casi senza senso e in altri a favore di certi soggetti e non di altri. L’assessore Tosi ha poi iniziato la sua controreplica citando il Parco Lama, evocato nel dibattito da diversi consiglieri, per ribadire come l’ente locale non retroceda dal suo obiettivo che è quello di realizzarlo, “attraverso un percorso partecipato assieme ai cittadini ma che finora ha visto Carpi prendere parte senza fortuna ad un bando regionale sul tema. Sul PSC ci siamo assunti l’impegno di farlo, anzi porteremo in Consiglio a fine estate un documento politico di impegni, con l’obiettivo di adottare questo strumento urbanistico entro 2-3 anni attraverso un’ampia partecipazione della città e non solo”. Tosi ha anche detto che le Varianti si possono fare perchè le norme le permettono, mentre invece “il congelamento non esiste in urbanistica”. Rispetto al Piano particolareggiato tra la via Nuova Ponente e la Tangenziale Losi l’assessore ha infine spiegato che si tratta di una zona interclusa tra residenze, impianti sportivi e industrie, a vocazione commerciale in particolare per esercizi della categoria merceologica del ‘food’. Sarà comunque il Consiglio comunale, come prescrive la norma, ad approvare o meno il Piano una volta presentato entro sei mesi dall’autorizzazione e dopo l’esame di eventuali osservazioni pervenute.
Al momento del voto in Consiglio la mozione di Forza Italia ha ricevuto l’ok dei presentatori e di Rostovi (Ncd-FdI-An), contrari Pd e Carpi Futura, astenuto M5S. La delibera sulla Variante 35 ha avuto invece l’ok di Pd, CF e M5S e il no degli altri gruppi. La delibera sul Piano particolareggiato infine è stata approvata con i voti favorevoli di Pd, CF e Rostovi e il no di FI e M5S.