E’stato votato nel corso del Consiglio comunale di giovedì 19 marzo --Comunicato stampa n.86 del 23/3/2015
Nel corso del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 19 marzo è stata approvata la delibera relativa al nuovo Patto parasociale tra i Comuni soci di Aimag ed Hera spa. Ricordando come Carpi possegga il 20.47 % delle quote del capitale sociale ordinario di Aimag l’assessore all’Ambiente Simone Tosi presentando la delibera ha ricordato come Hera spa sia entrata in possesso invece dal novembre 2009 il 25% della multiutility mentre le Fondazioni Cassa di Risparmio di Carpi e di Mirandola hanno il 10% complessivo delle quote del capitale sociale ordinario. “Dopo la scadenza del Patto parasociale con Hera il 9 novembre 2014 questo è stato rinnovato con deliberazione dei 21 Consigli comunali dei Comuni soci per sei mesi, dunque fino al 9 maggio prossimo. Ora, se non vogliamo giungere al rinnovo per altri cinque anni in automatico, entro il 9 aprile questi dovranno votare una nuova deliberazione per definire un nuovo Patto. Siamo qui a proporre dunque questo all’attenzione dei consiglieri – ha spiegato Tosi – un nuovo Patto parasociale che conferma i principali contenuti del documento in scadenza (8 consiglieri nel Consiglio di amministrazione, 2 per Hera spa, 1 per le Fondazioni, gli altri espressione del Patto di sindacato tra i Comuni soci, ndr.). Questo nuovo Patto scadrà il 9 maggio 2016 e sarà automaticamente rinnovato per altri 18 mesi a meno che una delle parti contraenti non decida di non rinnovarlo”.
Ha preso poi la parola in aula Romana Mattioli (Coordinatore per l’assistenza allo sviluppo dei progetti strategici relativi alla gestione del Patrimonio e delle Società Partecipate del Comune) per illustrare più nello specifico le caratteristiche di questa delibera e poi i consiglieri Anna Azzi (Carpi Futura) e Roberto Benatti (Forza Italia) per presentare invece le due mozioni sottoscritte rispettivamente da Carpi Futura-M5S-Ncd-FdI-An e Forza Italia: la prima chiedeva al Consiglio di non votare il nuovo Patto parasociale, visti “gli effetti non apprezzabili fra tutti quelli promessi da Hera spa, che anzi con i suoi rappresentanti nel Cda potrebbe prefigurare una ‘turbativa d’asta’ in previsione della gara futura per il gas. Il Patto di sindacato fra i Comuni ha tra l’altro promesso l’avvio di un percorso diretto alla ricerca di un partner industriale che valorizzi l’azienda e difficilmente potrà questo avvenire avendo nel Cda di Aimag il Presidente e l’Ad di Hera spa”. La mozione di Forza Italia invece impegnava l’amministrazione comunale ad avviare “un percorso chiaro e trasparente di valutazione del vero valore di Aimag di fronte alle tante questioni aperte (gara del gas, sostituzioni della rete di tubature, raccolta rifiuti, offerte d’acquisto di privati). Solo a questo punto si potrà definire con il necessario coinvolgimento del Consiglio comunale - si legge in questa seconda mozione – un piano strategico definitivo. L’impegno è quello di concludere questo processo in massimo 8-10 mesi, coinvolgendo nel modo più ampio possibile la cittadinanza non escludendo il referendum”.
La rappresentante del Movimento 5 Stelle Monica Medici ha chiesto poi ai consiglieri con conflitti d’interessi in essere con Aimag ed Hera spa di abbandonare l’aula: ad essa ha risposto la Segretaria comunale Anna Messina ricordando che i conflitti di questo genere valgono non per i dipendenti di queste aziende multiservizi e nemmeno per i parenti, anche se “l’opportunità è un altro aspetto”. L’assessore Tosi a richiesta del consigliere Paolo Pettenati (Carpi Futura) ha replicato che il valore delle reti di Aimag non è noto “anche se in questa sede un tecnico qualche tempo fa ci parlò di 100-120 milioni di euro”. Romana Mattioli dal canto suo ha chiarito quali sono stati in questo periodo i rapporti tra Aimag ed Hera spa (fornitura, acquisto e prestazioni di servizi ad Aimag da parte di società del gruppo Hera spa, ndr.). Lorenzo Boni (Pd) ha poi aperto il dibattito sottolineando positivamente le parole dette dal Sindaco in altra occasione sul percorso da attuare per affrontare il futuro di Aimag, fatto di analisi corrette, equilibrio e garanzie di rappresentanza anche ai soci non pubblici, spiegando come le minoranze sembrino accreditare una loro pregiudiziale specifica su Hera spa. “Non rinnovare il Patto parasociale sarebbe uno sgarbo nei confronti di questo soggetto: facciamo piuttosto nei prossimi 12 mesi un dibattito serio su cosa vogliamo dalla multiutility”. Giorgio Verrini (capogruppo di Carpi Futura) ha ribadito che “mentre Aimag è un’azienda ben gestita rispetto ad Hera spa sono emersi tanti guai in questi mesi, tanto che a Mirandola hanno definito un ‘patto scellerato’ la vendita del 25% di Aimag ad Hera spa, un partner ingombrante. Già nel 2009 le cose erano scritte, il Patto parasociale sanciva un fidanzamento prodromo di un matrimonio: i due rappresentanti di Hera spa nel Cda bloccano nuovi partner per una nuova governance”. Monica Medici (M5S) ha a questo punto ripreso la parola spiegando che avrebbe chiesto l’invalidazione della seduta del Consiglio a causa del conflitto d’interessi “che va considerato anche se potenziale” di due membri dello stesso. Medici ha poi spiegato che i membri del Cda di Aimag decadranno a fine aprile 2016 e il Patto parasociale resterà in vigore fino al 9 maggio del prossimo anno ed è dunque possibile che nel nuovo Cda rinnovato ad inizio maggio “possano sedere ancora rappresentanti di Hera spa fino al 2018, anche dopo la scadenza del Patto e la vendita dell’azienda a qualche altro soggetto. Si sta così tarpando le ali ad una patrimonio della collettività, visto che le azioni non sono del Sindaco ma dei cittadini. A questo punto l’unica strada che rimane – ha concluso - visto che le valutazioni da fare scontano il fatto che abbiamo le mani legate, è la fusione con Hera spa”.
Il consigliere del Pd Marco Reggiani ha chiesto la parola per ribadire che il suo gruppo “non accetterà intimidazioni né lezioni dall’antipolitica. Si vuole alzare il tono dello scontro ideologico. Noi abbiamo a cuore il patrimonio rappresentato da Aimag; non viene precluso alcuno scenario, siamo per un percorso partecipato per la ricerca di partner, con il coinvolgimento dei cittadini e a tutela dei nostri 30 milioni nell’azienda. Il voto a questo nuovo Patto parasociale – ha concluso - garantisce un governo unitario e la realizzazione di un Piano corposo di investimenti”. Critica verso alcuni accenti dell’intervento di Reggiani si è detta Anna Azzi (Carpi Futura): “questa è mancanza di rispetto, un atteggiamento anti-opposizioni. Ricordo che avere due membri del Cda espressione di Hera spa in caso di gara sul gas in cui questa fosse concorrente di Aimag significherebbe turbativa del libero mercato. E’una leggerezza votare questo nuovo Patto”. Roberto Arletti (Pd) esprimendo la sua fiducia nel Sindaco ha però spiegato come Aimag sia un ‘gioiellino’ così com’è, mentre Hera spa punta alle fusioni. “Contatterò i proponenti di Piacere Aimag, che hanno espresso una manifestazione d’interesse per l’azienda, spero Hera spa finisca per vendere le sue azioni”. Roberto Benatti (Forza Italia) si è detto anch’egli contrario all’arrivo di Hera spa e ha ricordato di come partner locali garantiscano comunque il lavoro di aziende locali, cosa che non avverrebbe se fossero aziende di fuori ad avere il controllo di Aimag. “Il vero conflitto d’interessi è quello che vede la filiera Pd governare le aziende e amministrare i Comuni, e che ha due visioni diverse su questo tema. Carpi avrebbe la forza di dare un indirizzo, con le quote di Comune, Fondazione ed Hera spa avrebbe la maggioranza…Mi sembra però che chi si oppone ad Hera spa non abbia una visione su ciò che vuol fare”.
Cristian Rostovi (capogruppo Ncd-FdI-An) ha innanzitutto stigmatizzato il fatto che già numerosi Comuni abbiamo votato il nuovo Patto parasociale “e dunque che stiamo a discutere visto che ci fate pesare questo come ormai un dato di fatto? Carpi ha il dovere di prendere posizioni politiche anche rimettendo in discussione il Patto parasociale. E’vero, ho una pregiudiziale verso Hera spa, farei di tutto perché non si arrivi alla fusione”. Francesco Lodi (Pd) ha dal canto suo paventato uno scenario possibile in caso di non rinnovo del Patto parasociale e di votazione delle mozioni delle opposizioni “infarcite di mezze bugie e ingenuità”, cosa che porterebbe a suo dire all’ottenimento da parte di Hera spa della maggioranza di Aimag. “E perché i grillini a Mirandola e Soliera votano sì e a Carpi no?”. L’assessore Tosi ha controreplicato ai consiglieri intervenuti spiegando che la delibera in discussione non dice cose diverse da quella votata a fine 2014 sullo stesso tema. “Non cambiamo direzione di marcia, bene l’interessamento di Piacere Aimag verso nuovi indirizzi strategici dei Comuni soci, che a suo tempo ebbero un’intuizione ora vinta. E non sminuiamo il ruolo dei Consigli comunali, saranno loro a decidere e non il Cda di Aimag. Gli obiettivi che abbiamo sono la tutela dell’occupazione e del patrimonio dei cittadini, la qualità dei servizi, i costi minori possibili. E questi si possono raggiungere mantenendo una salda governance pubblica”.
Il Sindaco Alberto Bellelli ha chiuso il dibattito spiegando infine come dal Patto di sindacato dei Comuni soci arriverà ai diversi civici consessi una proposta per arrivare alla fase delle manifestazioni d’interesse per piani industriali e alla scelta di un percorso che veda chiari scenari. “Non abbiamo deciso nulla, dobbiamo valutare, anche sul tema della fusione o meno. Ci apriamo a Piacere così come alle manifestazioni d’interesse di altri soggetti così come ad un Piano industriale di Hera spa. Aimag però, lo ribadisco da tempo, ha un problema di dimensione. Potrebbero partecipare divise Hera spa e Aimag alle prossime gare? Chiederemo all’AgCom di chiarire questo punto. Sottolineo ancora come sarà il Comune capofila a gestire la raccolta delle manifestazioni d’interesse. Io agisco con delega del Consiglio e non è Aimag che sceglierà ma i Comuni soci. E prendetevi la responsabilità politica – ha concluso - di dire che non volete Hera spa, che in questi anni non mi risulta abbia mai osteggiato le politiche aziendali di Aimag dopo aver versato 35 milioni a suo tempo”.
Al momento del voto la delibera sul nuovo Patto parasociale è stata approvata dal Pd e da Forza Italia, contrari Movimento 5 Stelle, Carpi Futura, Ncd-FdI-An. La mozione del Movimento 5 Stelle di Carpi Futura e di Ncd-FdI-An è stata invece votata dai firmatari, contrari Fi e Pd. La mozione di Forza Italia è stata infine votata dal Pd e da Forza Italia, contrari Movimento 5 Stelle e Carpi Futura, astenuto Ncd-FdI-An.