Il Sindaco Bellelli ha risposto sul tema in Consiglio comunale --Comunicato stampa n.54 del 20/2/2015
Nel corso della seduta del Consiglio comunale di ieri, giovedì 19 febbraio, è stata posta in votazione una mozione di Carpi Futura che chiedeva al Sindaco di fornire comunicazioni immediate al civico consesso in merito alla vicenda Aimag-Hera e ai possibili scenari futuri. La mozione è stata approvata all’unanimità e il primo cittadino ha dunque subito preso la parola in Consiglio, ricordando le caratteristiche dell’azienda multiutility che serve 21 comuni modenesi e mantovani, e ha in questi anni sviluppato anche attività a mercato che hanno “accresciuto il suo valore, l’occupazione e il rapporto con l’impresa locale. Oggi l’Azienda si trova ad affrontare sfide rilevanti: le conseguenze del sisma che si sommano agli effetti della crisi economica e sociale, le prossime gare per la distribuzione del gas e la raccolta dei rifiuti, la forte competizione sulle attività a mercato quali la vendita del gas e il trattamento dei rifiuti speciali”. “Di fronte a queste sfide – ha proseguito Bellelli – è necessario verificare il posizionamento strategico e ricercare l’assetto più utile per l’azienda e le municipalità al fine di individuare le migliori strategie di sviluppo da praticare in modo autonomo o con partnership, a patto che siano configurate in modo da assicurare, in presenza di adeguate garanzie, vantaggi al territorio e ai soci mediante sinergie di sviluppo, maggiore efficienza, maggiori capacità finanziarie e di investimento, più forti rapporti con il sistema bancario, gli enti di regolazione e più competitività sul mercato. Riconosciuto che è prerogativa della proprietà pubblica (i 21 Comuni azionisti possiedono il 65% di Aimag spa, mentre il 25% della società è di Hera spa e il 10% delle Fondazioni Cassa di Risparmio di Carpi e Mirandola, ndr.) fornire all’azienda indicazioni e direttrici di marcia per il suo sviluppo riteniamo opportuno acquisire tutti gli elementi necessari per aprire nella sede dell’Assemblea del Patto di Sindacato fra i Comuni soci un confronto sulla praticabilità e i risultati attesi delle possibili soluzioni. Sarà nostro impegno quando tale confronto sarà giunto a soluzioni condivise estenderlo agli organi consiliari”. “Dobbiamo porci le domande adeguate in merito a questa vicenda – ha proseguito Bellelli in Consiglio - Le dimensioni attuali di Aimag rendono per essa possibile affrontare le sfide del mercato? Potrebbe resistere alla perdita di settori fondamentali, riuscirebbe a mantenere certi livelli di servizi? E per quello che riguarda l’efficienza e le tariffe competitive? Gli scenari sono diversi per Aimag; può restare da sola, può aprirsi a partnership industriali o finanziarie, e in quest’ultimo caso si può arrivare alla vendita delle azioni o ad una vera e propria fusione. Il rapporto con il territorio però è imprescindibile qualsiasi scenario si prenda in considerazione, e poi va tutelato il patrimonio di Aimag, fatto di impianti ma anche di persone ed esperienze. Le politiche le fanno i Comuni soci, il gestore dev’essere il miglior interprete delle scelte fatte da loro”. Riguardo a ‘Piacere Aimag’, Bellelli l’ha definita “una manifestazione unilaterale d’interesse fatta da privati” ma ha ribadito che l’ente pubblico deve avere un ruolo anche nella parte gestionale. “Non dimentichiamo – ha concluso – che la domanda fondamentale da farsi al riguardo è se Aimag reggerà nelle sfide future e non è il caso di piantare bandierine. Qualsiasi evoluzione della vicenda passerà comunque dai Consigli comunali”.