Voto a favore del Pd, astenuti gli altri gruppi; non è passata una mozione del M5S --Comunicato stampa n.171 del 10/7/2014
La delibera sull’approvazione della convenzione per il conferimento all’Unione delle Terre d’Argine delle funzioni e delle attività correlate all’acquisizione di lavori, servizi e forniture, ai sensi del decreto legislativo 163 del 2006, è stata la prima ad essere approvata nel corso dei lavori del Consiglio comunale di Carpi dello scorso 3 luglio: il Sindaco Alberto Bellelli introducendo il punto in oggetto ha spiegato che per l’approvazione definitiva della convenzione tutti e quattro i Consigli dei comuni associati e quello dell’Unione saranno chiamati a votare un identico testo. Bellelli ha spiegato poi che la convenzione è simile ad altri atti già in vigore, ad esempio quella che definisce la compartecipazione delle spese del personale tra i vari membri dell’ente associato. “Si tratta di una delibera urgente poiché il decreto legge 66 (quello che prevede tra l’altro che solo i capoluoghi di provincia possano bandire gare, mentre gli altri devono aggregarsi in Unioni, ndr.) è stato anticipato e le date d’inizio del nuovo regime sono perentorie”. Tema dell’atto è la cosiddetta Centrale unica di committenza, il soggetto cioè che dovrà gestire in futuro i bandi di gara che assegnano forniture, lavori e servizi dei Comuni membri dell’ente. Una volta scelto dal Comune l’ambito l’Unione individuerà il soggetto con cui contrattare oppure stipula convenzioni (metodo Consip) per la fornitura di beni e servizi, divenendo così Stazione appaltante. Il punto in specifico è stato illustrato dal Segretario Generale del Comune Anna Messina, che si è soffermata sui contenuti tecnico-amministrativi della proposta di delibera.
La consigliera Monica Medici (M5S) ha presentato dal canto suo una proposta di mozione che conteneva anche alcune modifiche al testo, in relazione ad esempio al contenzioso e a chi dovesse questo rimanere in capo, oppure al ricorso ad esperti esterni in caso di gare dove vigesse il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Messina ha risposto che in relazione al contenzioso esso deve rimanere in capo all’Unione: se si dovesse attivare, inerente la procedura di gara, il solo soggetto che potrà andare in giudizio è l’Unione. I costi del contenzioso saranno a carico dell’Unione se questo nasce in una fase precedente a quella esecutiva di un contratto che riguarda in specifico un comune. Negli ultimi anni inoltre il ricorso a esperti esterni è stato molto limitato per evitare i costi relativi; di solito si procede a infatti queste nomine solo per casi particolarmente complessi e delicati. Inoltre Messina ha confermato che la Centrale avrà un ambito di operatività che riguarda solo le Terre d’Argine e i suoi Comuni membri, e sarà composta da figure tecniche e nessun nuovo dirigente.
Nel corso del dibattito su questa proposta di delibera sono intervenuti in primis il capogruppo di Carpi Futura Giorgio Verrini e poi il consigliere Roberto Benatti (Forza Italia) che ha spiegato come per il futuro “sarebbe opportuno far passare per la Centrale unica di committenza tutte le gare dei vari comuni. Le recenti sconcertanti vicende della gara per l’assegnazione della gestione del Caffè del Teatro suggeriscono un miglior lavoro di preparazione delle gare stesse”. Il consigliere Marco Bagnoli (PD) si è espresso invece a favore della proposta di delibera, mettendone in rilievo le positività e la volontà di dialogo che traspare e spiegando poi che il suo gruppo riteneva di non poter votare a favore della mozione di Medici per le ragioni già evidenziate nel corso del dibattito. Il consigliere Cristian Rostovi (NCD-FdI-AN) dal canto suo ha detto che l’idea di in centro unico per acquisti e gare era certamente positiva ma pure che la recente normativa poneva di fatto un grosso freno all’evoluzione dell’Unione in Comune unico visto che la possibilità di Stazione appaltante passerebbe a una istanza superiore, Regione o Provincia.
Il Sindaco Bellelli confermando la non accoglibilità delle richieste della mozione di Medici in merito alla richiesta di Benatti ha spiegato invece che questa potrebbe essere tenuta in considerazione per il futuro, quando la Centrale unica non avrà solo un carattere esecutivo, ma una sua operatività. Dopo altri brevi interventi la mozione di M5S è stata messa ai voti ottenendo il sostegno del gruppo della firmataria e di Carpi Futura, il no del Pd e l’astensione di Fi e Ncd-FdI-An. La proposta di delibera invece ha ottenuto l’ok del Pd e l’astensione degli altri gruppi consiliari.
Al termine della seduta del Consiglio è stata infine approvata all’unanimità (astenuta solo la consigliera Pd Luppi) la nomina della Commissione per la formazione dell’elenco dei giudici popolari, che sarà formata per i prossimi cinque anni dai membri effettivi Luppi e Severi (membri supplenti invece saranno i consiglieri Zanni e Pettenati).