Le dichiarazioni dei capigruppo nel corso del dibattito di ieri sera --Comunicato stampa n.119/b dell'11/4/2014
Proponiamo di seguito un riassunto delle dichiarazioni di voto (o degli interventi) che i capigruppo consiliari (non tutti) hanno pronunciato nel corso del dibattito tenutosi nel corso del Consiglio comunale di ieri, 10 aprile, sul Bilancio di previsione 2014 e il Piano degli Investimenti 2014-2016.
Argio Alboresi, capogruppo della Lega Nord, ha chiosato i dati contenuti nel Bilancio Preventivo sottolineando che “l’attenzione al sociale di questa Giunta e questo sistema porterà ancora nuovi immigrati; aspettiamo gli eventi, quando tutto ciò farà esplodere la situazione”.
Roberto Andreoli, capogruppo del Popolo delle Libertà, ha spiegato che “questo è un Bilancio di ‘passaggio’ senza contenuti specifici. E’evidente l’imminente passaggio di testimone alla nuova amministrazione. Per questo è un atto ragionieristico e poco altro. Ancora di più degli anni passati, questo è un Bilancio dettato dall’alto, in attesa cioè delle norme nazionali e delle aliquote da applicare. Non è invece regolato dall’ente che definiti i propri fabbisogni finanziari costruisce una manovra ad hoc. Cerco di portare a casa tutto il possibile e poi decido come spenderlo: a ragionare in questo modo si corre il rischio che accada come lo scorso anno dove è scaturito un Avanzo di bilancio di circa 2,5 milioni di euro. Irpef invariata, crescita della Tari (tariffa rifiuti, + 4% alla famiglie e + 15% alle imprese), crescita della spesa corrente sul 2012, Tasi applicata ad aliquota massima: questo è quanto previsto. Fra un mese c’è il voto per eleggere il nuovo Sindaco ed è evidente che Campedelli ritenga concluso il suo mandato e abbia quindi redatto un Bilancio di attesa. Peccato che tante famiglie, tanti artigiani e imprenditori, tante realtà colpite dal terremoto e dalla crisi non possano più aspettare che il proprio Comune sia al loro fianco con politiche di sburocratizzazione, semplificazione, velocità nelle pratiche post sisma e rimborsi. Questo manca a questa manovra”.
Davide Dalle Ave, capogruppo del Partito Democratico, ha ripreso alcune sollecitazioni fatte da Andreoli sui temi della cultura per ribadire quanto è stato fatto in questo campo in questi ultimi anni, “dando opportunità in più ai giovani, alle famiglie, alla città tutta. Il contesto è difficile ma non siamo all’anno zero e siamo pronti ad accompagnare un cambiamento, affrontando la crisi mettendo in campo la comunità: Carpi è in condizioni di dire la sua anche in un’area vasta. Una realtà di oltre 70000 abitanti che insieme ai Comuni dell’Unione delle Terre d’Argine si ponga come realtà aperta e innovativa, che scommette sul futuro dei propri cittadini”.
Andrea Losi, capogruppo di Carpi 5 Stelle, dopo aver criticato le riforme portate avanti dal Governo Renzi, che portano ad ulteriori complicazioni del quadro nazionale già in presenza di un capovolgimento del rapporto tra questo e le autonomie locali, ha citato la tariffa puntuale come un elemento che porterà maggiore equità nel campo della raccolta dei rifiuti: ha poi segnalato un ammanco di un milione di euro di residui attivi non presenti nel Bilancio Preventivo 2014 (la dirigente Patrizia Mantovani gli ha poi spiegato che così non era e che gli equilibri di bilancio non erano messi in discussione, ndr.) e proposto di creare una società in house per gestire il recupero di questi crediti, e magari pure la bollettazione di Aimag per risparmiare l’Iva. Infine ha proposto di dare vita così ad una vera e propria società patrimoniale a cui affidare anche il compito di gestire le alienazioni di beni ed edifici indicati nel Bilancio Preventivo 2014 per sei milioni di euro.
Giliola Pivetti, capogruppo di Alleanza per Carpi, ha ricordato come almeno quest’anno “ci siamo risparmiati la parodia della consultazione dei cittadini sul Bilancio”, ha censurato la scelta dell’Unione delle Terre d’Argine di svolgere un concorso per due dirigenti a tempo indeterminato a ridosso delle elezioni, “con nomi di vincitori già noti e i cittadini che parlano di questa ingiustizia. Dal Bilancio esce l’immagine di una città che si accontenta, una stasi che precorre però un peggioramento, con gli amministratori locali che si contentano in gergo calcistico di uno zero a zero”. Pivetti ha poi elencato alcuni casi che confermerebbero questo suo assunto, chiedendo poi un monitoraggio più stretto del patrimonio comunale.