Approvato all’unanimità giovedì 11 luglio un documento di proposte --Comunicato stampa n.182 del 17/07/2013
Nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 11 luglio il civico consesso ha approvato l’ordine del giorno intitolato Dopo il terremoto, provvedimenti per accelerare il rientro a casa dei cittadini. Il testo del documento, sottoscritto dai consiglieri Pivetti e Verrini di ApC, Depietri, Lugli, Gelli e Bagnoli del Pd e Bizzarri dell’Idv sottolinea tra l’altro “che la fase della ricostruzione vede, tra tante luci, anche molte ombre; queste ultime vanno dipanate nel più rapido tempo possibile, per continuare con lo stesso spirito che ci ha contraddistinto nella prime fasi della gestione dell' emergenza. Crediamo che per accelerare la fase della ricostruzione sarebbe stato meglio continuare con la scelta contenuta nei primi provvedimenti emessi, come il DL 74\2012 convertito nella legge 122 del 2012, che assegnava ai tecnici privati la responsabilità, attraverso lo strumento delle ‘perizie giurate’, della realizzazione dei progetti di ricostruzione - ristrutturazione, ed assegnando agli enti locali il compito del controllo. Crediamo che la scelta di utilizzare lo strumento del MUDE\SFINGE ed affidare la classificazione del danno alle sole schede AEDES abbia in realtà sminuito il lavoro che tecnici e professionisti esterni potevano mettere in campo. Minor burocrazia permetterebbe di alleggerire la mole di lavoro che le strutture tecniche comunali si trovano ad affrontare, con risorse umane inadeguate rispetto all’esigenza di risposte rapide”.
L’ordine del giorno poi individua una serie di proposte da sottoporre al Presidente della Regione Emilia-Romagna: in primis quella di “individuare tutti gli strumenti utili per semplificare e rendere meno burocratica la fase della ricostruzione, per permettere un rapido rientro delle popolazioni nelle proprie case; poi di trovare le modalità operative per rendere lo strumento MUDE e SFINGE più rapido e semplice non solo nella fase di deposito del progetto stesso, ma anche nella parte istruttoria che gli uffici tecnici sono chiamati a fare prima di autorizzare il contributo; di riconsiderare il metodo delle asseverazioni come stabilito dal Dl 74 e sua conversione in legge, valorizzandole; di sollecitare il Governo ad autorizzare l’impiego di 3 milioni di euro per la copertura degli interessi aggiuntivi pagati dalle famiglie a seguito della sospensione e dello spostamento delle rate dei mutui; di individuare le relative risorse economiche per coprire le entrate delle multiutilities che operano nell’area del cratere; di verificare che le norme contrattuali che regolano i rapporti tra banca ed intestatari di contributi erogati a seguito di approvazione delle pratiche per danni da sisma prevedano che la cessione di credito d'imposta alle banche avvenga a titolo definitivo e liberatorio; di sollecitare il Governo affinché introduca sull’area del cratere una fiscalità agevolata per le imprese economiche, con lo scopo di dare fiato ad un settore colpito non solo dai danni diretti del terremoto ma anche indiretti. Introduca poi sgravi fiscali per le attività, le cui unità locali siano presenti all’interno della zona del cratere, che assumono personale in forma stabile nei prossimi 5 anni e per quelle che non delocalizzano la produzione ma incrementano la stessa. Preveda infine l'esenzione dell’IMU totale per i fabbricati inagibili per rischio esterno e la sospensione del versamento della prima rata IMU anche per gli immobili delle aziende industriali, commerciali, artigianali e per l’esercizio delle attività professionali del cratere”.
Il documento portato giovedì scorso all’esame del Consiglio Comunale infine sottolinea l’apprezzamento “per il lavoro portato avanti dai parlamentari regionali che, in un intento comune, hanno introdotto notevoli miglioramenti alla conversione del decreto legge che prolunga lo stato di emergenza al 31/12/2014 e impegna altresì la Giunta ad utilizzare tutti gli strumenti in possesso degli enti locali per dare risposte rapide e concrete alla domanda di ristrutturazione e ricostruzione in tempi celeri, per permettere il rientro della popolazione nelle proprie abitazioni; ad indirizzare le scelte concernenti la discrezionalità degli enti locali verso la massima apertura, avendo come obiettivo principale la ricostruzione e ristrutturazione in tempi rapidi; a pubblicare sul sito dell’ente locale tutte quelle informazioni e buone pratiche che può essere utile far conoscere, sempre nell’ottica di informare al meglio la popolazione e i tecnici privati, avendo come unica accortezza che non si violino norme e la privacy delle persone; a sollecitare la Regione e la struttura Commissariale per individuare modalità operative che accelerino le autorizzazioni per l’erogazione dei contributi; a predisporre il Piano della Ricostruzione entro il 31 dicembre 2013, avvalendosi di strumenti che favoriscano la partecipazione dei cittadini, delle imprese, delle associazioni e dei consiglieri; ad istituire, nel percorso della elaborazione del Piano della Ricostruzione, un tavolo di confronto con i tecnici, con le associazioni di categoria ed i sindacati prevedendo alcuni momenti di confronto anche con i cittadini”.
Durante il dibattito su questo importante ordine del giorno anche i rappresentanti di Lista Carpi 5 Stelle e PdL hanno chiesto di poter sottoscrivere il documento. Giliola Pivetti (ApC) ha sottolineato che il lavoro per definire il testo di questo odg “è stato comune e fattivo e va dato atto all’assessore Tosi di avere seguito con attenzione il tema e di avere accettato di promuovere sedute delle Commissioni consiliari aperte ai tecnici e ai cittadini consulenti, anche se dopo tre anni. Un modo di lavorare che abbiamo sempre auspicato”. La collega Maria Grazia Lugli (Pd) ha anch’essa spiegato di avere apprezzato il percorso che ha visto unire forze e diversi modi di pensare per dare vita a questo documento, impegnando sudore, tempo e fatica da parte di tanti. Paolo Gelli (Pd) ha definito fondamentale questo testo giunto ad un anno dal sisma “mentre i documenti della Regione sono stati comunicati in modo difficoltoso a chi doveva prendere in mano la gestione operativa dell’istruttoria delle varie pratiche. Va incentivato il dialogo tra gli uffici con l’obiettivo comune di garantire interventi più rapidi possibili alle imprese e ai privati. Auspico si arrivi al momento del voto ad un’ampia condivisione”. Il Sindaco Enrico Campedelli dal canto suo ha preso la parola per ribadire che dopo il sisma ci si è trovati ad operare senza una legge nazionale e senza avere una esperienza ad hoc. “Già il 25 giugno 2012 avevamo fatto una serie di richieste al Governo, è importante che le comunità presidino la situazione per ottenere i risultati richiesti, senza arretrare di un millimetro. Entro il 18 luglio dovrebbe poi arrivare la prima tranche di contributi della Regione per gli edifici pubblici, il 38% del totale”.
Argio Alboresi, capogruppo della Lega nord, ha ricordato che i Sindaci devono accettare le critiche sul loro operato nei confronti del Presidente Errani e anche che la fiscalità di vantaggio era stata chiesta da tempo: il capogruppo Idv Andrea Bizzarri ha invece rammentato che le ombre sul dopo terremoto sono state causate dalla mancanza di una legge-quadro nazionale sull’emergenza, “un tema che pare non interessi nessuno. E poi c’è anche una questione di pressappochismo nella redazione degli atti e delle ordinanze, chiedo più impegno da parte di chi può fare”. Cristian Rostovi (PdL) ha anch’egli ricordato che già a luglio del 2012 il Consiglio comunale aveva approvato un odg dove si chiedeva al Governo la fiscalità di vantaggio per le nostre zone, e ha elencato un’altra serie di richieste non ancora esaudite. “Nel luglio 2014 staremo ancora qui a discutere di queste cose?”. E dopo che Marco Bagnoli (Pd) ha chiesto in futuro “di riprodurre lo spirito che c’è nell’odg che voteremo tra poco” Roberto Benatti (PdL) ha invece domandato dal canto suo più pragmatismo sui temi del dopo sisma, ribadendo che la fiscalità di vantaggio non sarebbe un provvedimento difficile da prendere, “basterebbe rendere più chiari certi percorsi. Fare politica non significa solo fare le leggi ma anche ad esempio fare pressioni sull’Agenzia delle Entrate o le banche. E non sono d’accordo sul fatto che questo ordine del giorno veda aggiungersi adesioni man mano, il lavoro andava condiviso con tutti e non solo tra due gruppi”. Il capogruppo del PdL Roberto Andreoli ha sottolineato il fatto che “i privati sono al punto zero nella ricostruzione e da qui a fine anno dovremo garantire un ruolo ai vari soggetti interessati nell’ambito del Piano della Ricostruzione. Non mi capacito della lunghezza dei tempi e delle difficoltà burocratiche che si trovano a vivere i cittadini e auspico che altre Commissioni consiliari aperte possano svolgersi dopo l’estate”. Daniela Depietri (Pd) ha infine spiegato che proprio grazie al lavoro di tanti la Regione è un poco meno matrigna e che al Senato è stato approvato un ordine del giorno sulla fiscalità di vantaggio mentre sarebbe necessario chiedere nuove proroghe per l’agricoltura. “Dobbiamo però continuare a vigilare e ad utilizzare il metodo usato per approntare questo documento comune”.
Al momento del voto l’ordine del giorno ha riscosso il consenso unanime del Consiglio, con il consigliere Alboresi che ha voluto comunque fare mettere a verbale che il suo voto a favore si riferiva solo al dispositivo finale dell’odg.