Approvato anche il nuovo Regolamento per lavori e forniture in economia --Comunicato stampa n.180 del 16/07/2013

Nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 11 luglio è stato approvato un ordine del giorno presentato dal consigliere Roberto Arletti (Pd) con l’intento di promuovere iniziative in città in segno di gratitudine nei confronti del popolo americano. Il documento chiedeva alla Giunta di impegnarsi invitando l’ambasciata Usa per consegnare ad essa un riconoscimento o promuovendo l’inaugurazione di una lapide commemorativa a ricordo del sacrificio dei soldati statunitensi, “sfruttando questo evento come tramite commerciale per far conoscere l’impegno e l’operosità dei carpigiani e le bellezze artistiche, culturali e culinarie della città”. “Tra l’altro gli Usa stanno uscendo dalla crisi economica, i suoi indicatori volgono al bello e gli Stati Uniti dunque possono tornare ad essere la locomotiva del mondo – ha spiegato in aula Arletti – e perciò anche futuri acquirenti dei prodotti del nostro territorio”.
Arletti ha deciso di non accettare un emendamento proposto in apertura di dibattito  dal capogruppo dell’IdV Andrea Bizzarri al suo testo, e che intendeva modificare una parte del suo odg definendolo “storicamente inaccurato”. La discussione si è poi accesa dopo che il capogruppo della Lista Carpi 5 Stelle Andrea Losi ha spiegato di non poter votare un documento come quello presentato “che mischiava le celebrazioni con la promozione”, affermazioni contestate dal consigliere PdL Roberto Benatti, che ha invece dal canto suo detto che in questo momento “vanno bene anche iniziative come queste per fare promozione territoriale”. Il Presidente del Consiglio Giovanni Taurasi ha allora preso la parola proponendo di aggiungere una frase al testo dell’odg di Arletti, laddove si ricordava che l’esercito americano entrò sì a Carpi il 22 aprile del 1945 ma, questa l’aggiunta, “trovando una città liberata dalle formazioni partigiane e antifasciste”. Dopo un breve dibattito al quale hanno partecipato i consiglieri Cristian Rostovi e Roberto Andreoli (PdL), Marco Bagnoli (Pd), Roberto Terzi (Lega nord), Luca Lamma (indipendente) e di nuovo Andrea Bizzarri il proponente ha ribadito che con la presentazione di questo ordine del giorno intendeva mettere in evidenza l’aspetto commerciale più che quello storico. “Accetto comunque di inserire nell’odg la frase sui partigiani; già è possibile un contatto con il Console di Firenze, che potrebbe essere l’esca per attirare qualcuno a Carpi”.
Dopo le dichiarazioni di voto l’ordine del giorno firmato da Arletti è stato approvato da Pd, Idv, ApC e PdL oltre che dai consiglieri leghisti Terzi e Morellini: astenuti invece Carpi 5 Stelle, Alboresi (Lega nord), Lamma e Russo (FdI).
L’aula del civico consesso ha approvato giovedì 11 luglio anche il Regolamento per lavori, forniture e servizi in economia, la cui delibera è stata presentata dall’assessore ai Lavori pubblici Carmelo Alberto D’Addese: D’Addese ha ricordato come in precedenza l’amministrazione comunale utilizzasse due diversi Regolamenti in questa materia, l’uno per le forniture e l’altro per i servizi e lavori in economia più le manutenzioni. “Abbiamo oggi l’esigenza di unificare questi strumenti e aggiornarli in base alle modifiche di legge intervenute negli ultimi due anni, ad esempio – ha detto - le nuove regole sulla trasparenza, la concorrenza, eccetera”. Il nuovo Regolamento disciplinerà tutto quanto fa riferimento ai lavori in economia, ovvero con il limite dei 200 mila euro di valore (Iva esclusa) e solo se il bene o servizio oggetto di acquisizione non è disponibile sul mercato elettronico della pubblica amministrazione o se non vi sono convenzioni Consip spa attive. Le procedure in economia possono essere eseguite o mediante amministrazione diretta (al massimo per lavori e servizi da 50 mila euro di valore) o con procedura di cottimo fiduciario, per lavori, forniture o servizi da 40 a 200 mila euro di valore. Le modalità delle gare devono tenere in considerazione non solo il prezzo ma anche i tempi ed eventuali offerte migliorative: il Regolamento poi tratta ancora delle verifiche e dei controlli sull’idoneità delle persone o la conformità del prodotto, ad esempio in base alle normative antimafia.
Corrado Malavasi, responsabile dell’Ufficio contratti dell’ente locale, ha dal canto suo fornito alcuni ragguagli sulle norme contenute nel nuovo Regolamento, ad esempio sottolineando come i tempi di pagamento siano stati recentemente fissati dalla normativa in 30 giorni, con deroga a 60 per casi particolari: ha spiegato poi, su richiesta del capogruppo Andreoli, che nel 2011 su 200 contratti 160 sono stati fatti utilizzando il cottimo fiduciario, e il 50% con affidamento diretto (il resto con gare formali). La netta maggioranza di essi riguardano il settore Economato e i servizi tecnici e manutentivi.
Marco Bagnoli (Pd) aprendo il dibattito ha spiegato come con l’adozione di questo nuovo Regolamento si sottolinei l’importanza del principio dell’offerta economicamente più vantaggiosa, che cioè tiene in considerazione anche aspetti qualitatitivi e non solo il prezzo più basso. Roberto Andreoli (capogruppo del PdL) ha invece sottolineato come nel 2011 per forniture e servizi in economia il Comune abbia speso 12-13 milioni di euro. “Intorbidisce le acque la mancata possibilità di vedere più aziende e più prodotti in gara; molto poi è nelle mani del dirigente che può ‘spacchettare’ per non arrivare al tetto di 200 mila euro e restare così nella possibilità di fare un affidamento diretto. Ad esempio esaminando le determine che riguardano i lavori di Palazzo dei Pio noto che si ripetono le voci: perché non fare un bando unico, anche per diminuire i lavori degli uffici? Ci vuole più chiarezza nel nuovo Regolamento che è deficitario in questa sua parte, chi controlla il dirigente?”. L’assessore D’Addese ha replicato che l’articolo 4 del Regolamento “sancisce il divieto di frazionare artificiosamente lavori, forniture e servizi, questo per tutelare il Comune. Va detto però che spesso le gare si fanno quando ci sono le somme disponibili…”
Il Regolamento è stato infine votato da Pd, Idv e Lega nord con l’astensione degli altri gruppi presenti in aula.
 

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