Il resoconto della seduta del Consiglio comunale/2
Nel corso del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 26 aprile sono stati discussi due ordini del giorno. Il primo, presentato da Federica Gualandi della Lega nord e firmato dal capogruppo Argio Alboresi, riguardava la cosiddetta Tesoreria Unica, il secondo, firmato da Lorenzo Paluan della Lista civica Carpi a 5 stelle-beppegrillo.it-Prc, prendeva in considerazione invece il referendum del 2011 sulla remunerazione del capitale investito del servizio idrico integrato. La Lega nord ha presentato in Consiglio il suo ordine del giorno per protestare contro il ritorno alla Tesoreria Unica deciso dal Governo Monti, che prevede che gli enti locali “non abbiano più disponibilità diretta delle proprie risorse depositate presso il sistema bancario, con una grave limitazione dell’autonomia finanziaria degli enti locali stessi. Chiediamo dunque che il Sindaco e la Giunta si adoperino per il ripristino della precedente normativa”. L’ordine del giorno di Paluan invece, ricordando che nel giugno scorso 27 milioni di italiani si sono espressi votando quattro quesiti referendari tra cui quello oggetto del documento e che i Sì sono stati a stragrande maggioranza, chiedeva al Sindaco di rispettare la volontà popolare e ridurre in maniera immediata attraverso l’Ato le tariffe dell’acqua, eliminando la remunerazione del capitale investito, permettendo così ai cittadini di risparmiare nella bolletta dell’acqua.
Se il documento presentato dalla Lega nord, con alcune modifiche richieste dal Pd, è stato approvato all’unanimità (così come è avvenuto il 24 aprile scorso nel Consiglio delle Terre d’Argine) l’ordine del giorno di Paluan invece è stato votato da tutti i gruppi presenti in aula ad esclusione del Pd. “E’ lo stesso odg presentato dall’Idv e poi ritirato questo mio documento – ha detto Paluan – Devono essere i Sindaci a dare attuazione dei risultati della consultazione per rispetto dei cittadini e della loro volontà popolare. E’sbagliato accantonare risorse per poi decidere dopo, meglio non pagare subito. A livello locale il Pd lascia cadere la discussione e a livello nazionale la responsabilità è dei tre partiti che sostengono il Governo Monti”. A favore dell’ordine del giorno si sono espressi i capigruppo di PdL e ApC rispettivamente Roberto Andreoli e Giliola Pivetti: quest’ultimo in particolare ha criticato le dichiarazioni del capogruppo del Pd Davide Dalle Ave, che intervenendo poco prima aveva definito al limite dell’ammissibilità l’odg di Paluan.