Nel programma del Festivalfilosofia 2024
Una mostra dal risvolto sociale dedicata a come, nei secoli, le società occidentali hanno plasmato la psiche e il ruolo delle donne, e a coloro che, uscendo dallo stereotipo, erano identificate come streghe o guaritrici. Da venerdì 13 settembre fino a domenica 1 dicembre 2024 presso Archivio Storico Comunale
Carpi, 10 settembre 2024
Nell’ambito del programma creativo dell’edizione 2024 del Festivalfilosofia, verrà inaugurata all’Archivio Storico Comunale una mostra dal titolo “Psiche era una donna. Cura e controllo della mente femminile” a cura di Natascia Arletti, Nicola Schincaglia ed Eleonora Zanasi. Dalla Regola delle Monache di Santa Chiara (1637) alla Farmacopea per gli Stati estensi (1839), dalle litanie delle guaritrici ai manifesti propagandistici per i referendum per il divorzio e l’aborto degli anni Settanta del secolo scorso, la mostra raccoglie, tramite un percorso documentario, audiovisivo e iconografico di materiali conservati presso l’Archivio storico comunale e il Centro di Ricerca etnografico di Carpi, in un excursus dal Cinquecento ad oggi, diversi aspetti in cui la mente delle donne è stata piegata per secoli. Dalla stregoneria alle battaglie per i diritti, la psiche delle donne è stata terreno di conflitto, tanto nella sfera privata quanto in quella pubblica: da un lato le pratiche di cura del loro corpo, dall’altro il controllo occulto e sottile della loro mente e del loro comportamento. Accanto a questo, un’importante attenzione è data alla parallela evoluzione del ruolo femminile: da donna da curare alla donna che cura, grazie all’esposizione di materiali, voci e immagini legati ai riti di guaritrici e strioune (stregone) delle campagne, alla biopolitica e alla visione del femminile nelle campagne progressiste per il divorzio e per l’aborto.
"La mostra – dichiara l’Assessore alla Cultura, Giuliano Albarani - costituisce un'ulteriore occasione di proficua sinergia fra le tematiche del Festival e il patrimonio, gli spazi, i saperi dei nostri istituti culturali. Nel caso particolare, poi, la mostra riveste una funzione rivelativa e ci fa vedere molto bene come opera un linguaggio fintamente neutro ma in verità maschilizzato: se quello della psiche è il territorio dell'incostanza e della fragilità, e se la psiche è per eccellenza femmina e della femmina, allora vuol dire che le femmine, come accaduto nel passato fino a oggi, possono essere rappresentate come soggetti deboli e imprevedibili, che qualcuno deve controllare e guidare".
La presentazione sarà venerdì 13 settembre alle ore 18.30, alla presenza dei curatori, presso l’Archivio (Palazzo dei Pio, P.le Re Astolfo 1) La mostra continuerà poi nei giorni del Festivalfilosofia (13-14-15 settembre) con apertura dalle ore 10.00 alle ore 23.00 (venerdì e sabato) e dalle ore 10.00 alle ore 20.00 (domenica). A seguire, la mostra sarà visitabile fino a domenica 1 dicembre 2024 nelle giornate di sabato (ore 15.00-18.00) e domenica e festivi, dalle ore 10.00 alle ore 18.00. Per ulteriori informazioni e aggiornamenti, è possibile seguire i canali istituzionali dell’Archivio Storico Comunale in calce o inviare una mail all’indirizzo .
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