CAMPEDELLI AL PRESIDENTE NAPOLITANO:
"GRAZIE PRESIDENTE, CONTIAMO SU DI LEI. L'AIUTO DELLO STATO E' VITALE, ANCHE CON IMPEGNI FINANZIARI E LEGISLATIVI"
Ci ha fatto molto piacere sentire, nel corso della sua visita alle zone terremotate, il Presidente della Repubblica ribadire che le istituzioni, l'Italia, lo Stato stesso non abbandoneranno i cittadini delle nostre zone alle prese con l'emergenza sisma. Ci ha fatto piacere perché crediamo non solo che lo Stato possa aiutare le nostre città a risollevarsi ma debba farlo, in virtù del patto che stringe gli italiani e coloro che li rappresentano e governano.
Carpi è stata colpita forse meno di altre zone vicine, non ha subito danni così gravi come quelli di altri centri e fortunatamente non ha fatto segnare vittime in occasione delle recenti scosse: tutto questo se si ragiona in senso relativo, visto che comunque nel territorio comunale sono quasi 2.000 gli sfollati, oltre 300 gli edifici inagibili e 1.350 le persone assistite. Ciò non di meno crediamo che da soli l'amministrazione comunale, i volontari, i cittadini che stanno faticosamente cercando di rimettere in moto le cose, non possano che svolgere una funzione importante ma parziale. Diviene sempre più indispensabile essere affiancati da un maggiore impegno della Protezione Civile e delle istituzioni centrali in termini di uomini e mezzi, motivato proprio anche dalle ferme parole che il Presidente della Repubblica ha pronunciato.
E' vitale poi che in queste tristi circostanze si tengano in considerazione pure gli indispensabili sostegni finanziari e legislativi dei Comuni coinvolti nell'emergenza terremoto. Non solo in termini di contributi per la ricostruzione di case, capannoni, opere pubbliche, monumenti ma anche e soprattutto di nuovi strumenti per permettere alle istituzioni locali virtuose come quelle delle zone interessate dal sisma di superare i limiti posti dal Patto di Stabilità del Governo; di ripristinare i trasferimenti di risorse governative ora venuti meno con il blocco della riscossione dell'IMU (senza di questi i Comuni hanno un'autonomia finanziaria di pochi mesi, dopo i quali dovrebbero bloccare qualsiasi tipo d'intervento); di nuove regole che favoriscano il lavoro di chi dovrà in prima persona, assieme ai cittadini, fare ripartire la vita quotidiana; di nuove norme per consentire, nel rispetto massimo della sicurezza, la ripartenza di tante imprese piccole e grandi che sono il nerbo della nostra economia.
Tutto questo da giorni continuiamo a chiedere e continueremo a domandare alle Istituzioni. Il Presidente Napolitano ha detto che lo Stato non ci sta abbandonando e che non ci abbandonerà e che lui stesso controllerà che ciò non avvenga. Grazie Presidente, contiamo su di Lei per guardare al futuro con maggiore fiducia.