Descrizione
Il Comune di Carpi aderisce al Manifesto condiviso sullo sviluppo del welfare culturale promosso da Regione Emilia Romagna, Regione Toscana e Promo Pa Fondazione.
Il welfare culturale è un modello integrato di promozione del benessere e della salute delle persone e delle comunità attraverso pratiche fondate sulle arti visive, performative e sul patrimonio culturale.
Obiettivo del Manifesto, nato dal lavoro di oltre cinquecento tra professionisti e organizzazioni pubbliche e private della cultura e del sociale e presentato ufficialmente il 9 ottobre 2024 a Lucca durante la ventesima edizione di Lucca Beni Culturali, è favorire il riconoscimento del welfare culturale negli strumenti normativi e lo sviluppo di azioni congiunte tra le aree culturale, educativa, sociale, sanitaria e formativa per rendere i luoghi di cultura spazi di supporto e di benessere sociale per i cittadini.
Il documento individua quattro aree di intervento prioritarie: la normativa di indirizzo per le organizzazioni culturali in modo da legittimare il welfare culturale; la filiera della formazione e dell’istruzione, per sviluppare competenze specifiche per operare nel settore; la valutazione di impatto, con l’obiettivo di individuare metodologie per misurare l’efficacia dei progetti culturali; le reti transettoriali, per favorire l’integrazione tra i settori sociale, sanitario, educativo, formativo e culturale.
Secondo l’assessore alla Cultura Giuliano Albarani “l’adesione al Manifesto consente al Comune e ai suoi istituti culturali (Musei di Palazzo dei Pio, Biblioteche, Teatro, Archivio) di entrare a far parte di una rete regionale e interregionale di enti e istituzioni culturali, educative, sociali e sanitarie che si impegnano a sviluppare attività e servizi integrati. Il Manifesto – prosegue Albarani – incorpora valori e obiettivi che sono già nella sostanza perseguiti dall’amministrazione, dalle istituzioni e dalle realtà associative del nostro territorio, penso, ad esempio, ai numerosi progetti culturali che vanno incontro alle fragilità e alle diverse abilità, ma allo stesso tempo esplicita in forma chiara un principio che facciamo nostro, ovvero che da una parte le politiche culturali vanno concepite come una componente delle politiche di welfare e non come qualcosa di estrinseco o voluttuario, e che dall’altra parte non è possibile immaginare un welfare per il Ventunesimo secolo insensibile ai bisogni immateriali, di bellezza, creatività e comunicazione, delle persone e delle comunità”.
Il welfare culturale si basa sul riconoscimento, sancito anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dell’efficacia di alcune attività culturali, artistiche e creative sul benessere bio-psico-sociale delle persone. In Italia, a oggi, non esistono politiche nazionali strutturali sul tema, ma sul territorio diversi soggetti pubblici e privati hanno sviluppato programmi e progetti. In questo quadro è nato “Progettare per le persone: per una cultura accessibile”, il percorso di ascolto, ricerca, formazione e networking che le Regioni Emilia Romagna e Toscana hanno sviluppato tra il 2023 e il 2024 con il supporto scientifico di Promo Pa Fondazione, come presupposto per la realizzazione del welfare culturale. Al percorso hanno partecipato, appunto, oltre cinquecento enti e organizzazioni della cultura e del sociale che hanno rappresentato una comunità di pratica trasversale fondamentale per la co-progettazione delle proposte alla base del documento.