Al Corso il documentario “Liliana Cavani. Il portiere di notte”

Festa della Liberazione. Lunedì 28 aprile, alle 21, in anteprima nazionale, a ingresso gratuito. In sala Liliana Cavani e il regista Adolfo Conti. L’appuntamento chiude il programma per il 25 aprile.

Al Corso il documentario “Liliana Cavani. Il portiere di notte”
Al Corso il documentario “Liliana Cavani. Il portiere di notte”

Descrizione

Liliana Cavani lunedì 28 aprile sarà a Carpi, sua città natale, per presentare in prima nazionale, alle 21 al cinema Corso, il documentario “Liliana Cavani. Il portiere di notte – Nascita e scandalo di un film leggendario” insieme al regista Adolfo Conti. L’appuntamento conclude il programma di iniziative per la celebrazione dell’80° anniversario della Liberazione e sarà introdotto dall’assessore alla Cultura del Comune di Carpi Giuliano Albarani e dalla giornalista Maria Silvia Cabri. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti.
 
Nel documentario, realizzato a cinquant’anni dall’uscita del rivoluzionario film della regista carpigiana e girato in parte a Carpi, è la stessa Cavani a guidare la narrazione, accanto a lei Charlotte Rampling ricorda la sua esperienza come attrice protagonista, mentre le storiche del cinema Gaetana Marrone (Università di Princeton) e Anne-Violaine Houcke (Università di Parigi-Nanterre) ricostruiscono la battaglia intellettuale e civile scoppiata all’uscita del film. Il film aveva debuttato nel 1974 in prima mondiale a Parigi e il racconto della storia di passione e violenza tra vittima e carnefice ambientata nel peggiore incubo del Ventesimo secolo aveva generato un enorme sconcerto sia nel mondo intellettuale che tra il pubblico. In Italia, l’opera venne bloccata dalla censura e poi sequestrata per oltraggio al pudore, ma i grandi del cinema, da Fellini a Visconti, si schierarono al fianco di Cavani, e le troupe cinematografiche scioperarono per protesta. Negli Stati Uniti il film scatenò enormi polemiche e venne etichettato come “nazi-chic” e anche l’accoglienza in Austria e Germania fu negativa e condizionata dai fantasmi del passato. Ma “Il portiere di notte” riscosse, comunque, un grande successo di pubblico.
 
Ringraziando tutti i soggetti promotori dell’iniziativa, realizzata con il patrocinio del Comune e grazie al sostegno di Rotary Club Carpi e Agis-Fice Emilia Romagna, l’assessore Albarani sottolinea che la proiezione “chiude idealmente un lungo fine settimana dedicato all’80° della Liberazione e della fine della Seconda guerra mondiale in Italia. Questo evento, fra gli altri significati, non ultimo l’incontro con una grande figura del cinema contemporaneo come Liliana Cavani, ci ricorda tre cose, all’incrocio tra il film del 1974 e il documentario a esso dedicato: in primo luogo che le questioni riguardanti la memoria sono questioni complesse, non di rado laceranti, e la memoria non costituisce sempre e comunque il luogo della conciliazione e dell’unanimismo; in seconda battuta, il fatto che ‘Il portiere di notte’ è un’opera d’arte, perché a oltre cinquant'anni dalla sua uscita guardiamo il film, lo interroghiamo, e non riusciamo a ‘consumarlo’, cioè di fatto a chiuderlo nelle soffitte o nelle cantine in cui finiscono le opere che il tempo ha reso banali e, per così dire, ‘digeribili’; infine grazie a quest’incontro saremo nelle condizioni di riaccendere un cono di luce e di attenzione sui temi della censura e del conformismo, che forse ci siamo illusi di aver rimosso dal nostro orizzonte e che invece oggi riaffiorano potentemente, vuoi per il crescente condizionamento delle sensibilità culturali e religiose sulle opere di ingegno, vuoi per il ritorno di forme politiche di controllo della cultura presenti in tante parti del mondo, vuoi per l'omologazione del gusto e dei giudizi, un vero e proprio conformismo di massa, veicolata e amplificata dai social network”.
 
“Il portiere di notte” è ambientato a Vienna nel 1957: all’Hotel der Oper, il portiere di notte Max Aldorfer (interpretato da Dirk Bogarde), ex ufficiale nazista, riconosce nella bella e giovane moglie del direttore d’orchestra Anthony Atherton, Lucia, ex deportata ebrea con la quale aveva avuto una relazione folle e appassionata e che credeva morta. I due si riconoscono immediatamente e non possono fare a meno di rivivere quella storia tra ricordi, orrori e ossessioni. Nell’hotel però si ritrova anche un gruppo di reduci nazisti che cerca di cancellare prove e testimoni del passato, Max si rende conto che Lucia è in pericolo e la sequestra per proteggerla. Mentre la loro relazione rinasce in un clima di violenza disperata, gli ex nazisti assediano la casa.
 

Data: 24 Aprile 2025

Tipo di notizia

Comunicato Stampa

Ultimo aggiornamento: 24 Aprile 2025, 14:08

Contenuti correlati