Descrizione estesa
Inaugurato nel 1973, il Museo Monumento al Deportato politico e razziale nei campi di sterminio nazisti è uno dei memoriali più significativi nel panorama internazionale per le modalità stilistiche scelte e l’efficacia comunicativa dell’insieme. Realizzato negli anni Sessanta su progetto del prestigioso studio milanese BBPR (Banfi, Belgiojoso, Peresutti, Rogers) è frutto dell'mpegno civile di artisti che furono testimoni diretti degli avvenimenti rappresentati.
Ispirato ad una concezione antiretorica e simbolica, il Museo mostra in tredici sale (originariamente quattordici) il dramma della deportazione, ma considerandolo nella sua dimensione universale di violenza dell’uomo sull’uomo. L’allestimento essenziale e i linguaggi artistici utilizzati coinvolgono il visitatore in un’esperienza emotiva forte, con lo scopo di facilitare la comprensione di quella tragedia e attivare la riflessione.
Ispirato ad una concezione antiretorica e simbolica, il Museo mostra in tredici sale (originariamente quattordici) il dramma della deportazione, ma considerandolo nella sua dimensione universale di violenza dell’uomo sull’uomo. L’allestimento essenziale e i linguaggi artistici utilizzati coinvolgono il visitatore in un’esperienza emotiva forte, con lo scopo di facilitare la comprensione di quella tragedia e attivare la riflessione.