Sequestrata auto con targa rumena e “proprietario” italiano
Un fenomeno diffuso che comporta vari reati gravi
CARPI, 16 LUGLIO 2020
Si intensifica l’attività della Polizia locale volta a smascherare “prestanome” intestatari di veicoli usati da altri: negli ultimi giorni sono state tre le auto incappate nei controlli degli agenti, con sequestro dei mezzi e sanzioni che possono raggiungere i 1.700 euro nel caso di circolazione su veicolo radiato per intestazione fittizia, e gli 8.200 euro per truffa o falsa certificazione per targa non propria o contraffatta. E' il caso di una Audi A3 che la Polizia Locale ha sequestrato a due cittadini rumeni residenti a Milano: circolavano infatti con targa rumena per nascondere la vera immatricolazione italiana dell’auto. Attraverso l’analisi del telaio e dei sistemi di sicurezza, gli agenti sono risaliti al reale proprietario dell’auto, risultato un italiano settantenne residente a Bergamo, intestatario di una quarantina di autovetture, tutte di media o grande cilindrata. Il veicolo è stato sequestrato al fine di confiscarlo per la successiva acquisizione del veicolo da parte dello Stato
Quello dei “prestanome” di veicoli, spiegano dal Comando, è un fenomeno diffuso a livello nazionale: in tutta Italia sono stati individuati circa 100mila veicoli intestati fittiziamente a oltre 600 soggetti o imprese prestanome.
Su questo fronte l'Unione Terre d’Argine ha approvato un progetto per aumentare le competenze tecniche e strumentali necessarie a individuare i prestanome, soggetti che ottengono un profitto economico intestandosi autovetture che in realtà sono utilizzate da altre persone, anche per commettere reati con auto “fantasma”.