18-19 ottobre, ore 21 / 20 ottobre, ore 16
Brecht scrisse il testo quando era già in esilio nel 1938 alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale. Un’opera di contraddizioni e antinomie, a partire dalla principale: Madre Courage si sforza di proteggere i suoi figli dalla guerra, grazie alla quale lei stessa vive e guadagna, ma li perde inesorabilmente uno dopo l’altro, mentre è occupata nei suoi affari e nei suoi commerci. Nonostante tutto, continua tenacemente a maledire la pace e a credere che non tutto sia perduto. L’identità femminile si scardina dai modelli, dal dover corrispondere ad aspettative già date, dall’obbligo di una responsabilità materna infinita ed “eterna”, aprendosi alla possibilità di una figura forse sgradevole, forse sospesa sulla soglia tra bene e male, e, in questo senso, forse incompiuta. Nel testo c’è un valore quasi profetico: Brecht, nutrito anche dai ricordi della Grande Guerra, compone un’opera definitiva sulle guerre di tutti i tempi, rimandandoci all'idea dell’apocalisse: Courage si muove in un mondo che già non c’è più, eppure i riti sociali (il conflitto, il potere, il commercio) rimangono e si rinnovano. Paolo Coletta dirige Maria Paiato in una nuova versione del capolavoro brechtiano dalle forti componenti musicali, dove parola, corpo e musica si fondono per ritrarre un’umanità che somiglia così tanto al nostro presente. Nelle settimane successive, al Teatro Comunale di Carpi inizierà anche la serie degli appuntamenti con L’Altra Musica, che apre con De André canta De André. Storia di un impiegato, lo spettacolo omaggio di Cristiano dedicato al padre, Fabrizio De André a vent’anni dalla morte e allo storico disco di Faber. TEATRO COMUNALE DI CARPI