Dichiarazione del Sindaco a seguito dell’evoluzione dell’indagine

“Il quadro che emerge dalle prime comunicazioni collegate alla consegna degli avvisi di garanzia rappresenta una situazione grave ed al tempo stesso raccapricciante. In politica tutte le ambizioni sono legittime ed esercitabili all’interno dei percorsi democratici; apprendere che tali ambizioni possano essere state supportate da strumenti e pratiche sleali nei confronti dei singoli e soprattutto delle istituzioni impone un’ulteriore riflessione. Ora, secondo quanto emerso dalle indagini, siamo a conoscenza che la ricerca spasmodica del consenso e della volontà di screditare l’avversario abbia coinvolto anche la Lega, a differenza di altri consiglieri comunali di opposizione che hanno esercitato il loro ruolo con correttezza e che oggi, per questo, sono estromessi dalle candidature nelle prossime elezioni amministrative. Rimane poi la tristezza di chi, non capendo assolutamente nulla di ciò che stava avvenendo, si è vantato di possedere le informazioni denigratorie non prima di averle utilizzate sui social network. Nell’attesa di leggere integralmente gli atti e valutare se vi siano altre forze politiche coinvolte, al fine di condurre una campagna elettorale utile ai cittadini di Carpi, ogni realtà politica locale deve assumersi la responsabilità di bandire dalle proprie fila coloro che si sono macchiati con questi comportamenti. Questa comunità, che sono pronto a difendere con ogni energia, non merita di avere al proprio interno chi utilizza metodi squadristi e rompe la correttezza del rapporto tra il pubblico ufficio ed i cittadini stessi. Questa è una condizione fondamentale, un prerequisito per permettere di mantenere sano il corpo democratico della nostra realtà e salvaguardare al suo interno un’auspicata discussione nel merito e sul futuro di questa città. Chi ha usato questi metodi non ha colpito solo me ma la comunità alla quale appartengo e l’istituzione che rappresento; la mia reazione sarà severa e rigorosa”.

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