Tariffe invariate e meno costi. Se ne è discusso in Consiglio comunale
Tariffe invariate, un milione di euro in meno di costo di raccolta del rifiuto indifferenziato e 677 mila euro di contributo per gli obiettivi raggiunti. Il Piano economico-finanziario per la gestione dei rifiuti urbani 2018 approvato il 22 marzo scorso dal Consiglio comunale di Carpi tra gli altri ha proposto all’attenzione del civico consesso questi dati. Presentato in aula assieme ad alcune modifiche al Regolamento comunale per l’applicazione della tariffa corrispettiva (e che è lo stesso per Novi e Soliera) dall’assessore all’Ambiente Simone Tosi il Piano ha validità non solo a Carpi ma anche negli altri comuni delle Terre d’Argine. Definito dal gestore Aimag spa, 36 pagine in tutto, il Piano fornisce numeri, dati, tabelle, indirizzi e in pratica fa il punto sulla gestione dei rifiuti urbani, da diversi anni ormai nella città dei Pio avviata con il sistema di raccolta ‘porta a porta’.
“Abbiamo raggiunto il livello massimo di efficientamento del sistema – ha spiegato Tosi in Consiglio – con costi che nel 2017 hanno raggiunto gli 11 milioni e 553 mila euro, 7,5 milioni dei quali, il 64%, sono ormai costi fissi e solo il 16% è imputabile alla gestione della parte di rifiuto indifferenziato. Si può intervenire ancora forse modificando tempi e modi di raccolta di alcune tipologie di rifiuto come ad esempio le potature”. Tosi ha poi rammentato quelli che sono oggi i costi sia fissi che variabili della raccolta per le utenze domestiche e aziendali, ribadendo poi che le tariffe nel 2018 non prevedono variazioni e che per la prima volta i costi di raccolta sono diminuiti. “Abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo posti: la raccolta differenziata è all’84%, per l’indifferenziato siamo il primo comune in regione sopra i 20 mila abitanti con 58 chili pro capite/anno, l’80% delle utenze domestiche hanno pagato Tari più leggere…”.
Per il futuro Tosi ha consegnato all’uditorio alcune sue ‘suggestioni’, partendo anche dal fatto che i contributi per i comportamenti virtuosi andranno certamente a diminuire man mano che tutti seguiranno l’esempio di realtà come Carpi. “Si può pensare ad introdurre servizi a chiamata per fare girare meno camion semivuoti o magari insediare un Centro per il riuso dei materiali raccolti come hanno fatto a Novi e Soliera che hanno partecipato ad un bando Atersir: esperienze che guardiamo con interesse ma che per ora non abbiamo ritenuto di avviare. E rimane sempre sul tappeto il tema della domiciliazione della raccolta per vetro e plastica”.
Il consigliere Pd Lorenzo Boni aprendo il dibattito ha sottolineato positivamente i risultati raggiunti, che ha definito “eclatanti” spiegando che a suo parere si potrebbe puntare per il futuro a togliere dalle strade anche i cassonetti per vetro e plastica, puntando a sistemare e aumentare le isole ecologiche, anche per ciò che riguarda i loro orari di apertura. Il capogruppo di Carpi Futura Giorgio Verrini dal canto suo ha chiesto di impegnare ulteriormente il cittadino per preselezionare i rifiuti, diminuendo così i costi per il servizio offerto da Ca.Re. Monica Medici (M5S) ha spiegato che il milione di euro recuperato sui costi è stato reso possibile solo a spese del personale di Aimag e che in base “a dati di Ispra non l’84% ma il 67% è il risultato di Carpi nella raccolta differenziata mentre il 63% di tutto ciò che viene raccolto va in discarica. Che senso ha spingere sulla raccolta differenziata – ha detto – se poi ciò porta al fenomeno degli abbandoni dei sacchetti nei fossi perché il cittadino pensa così di tagliare i costi? Diamo un messaggio sbagliato alla cittadinanza”.
Roberto Benatti (Forza Italia) ha chiosato le suggestioni di Tosi come “cose già decise nella sua testa per ottenere risultati migliori a fronte di futuri minori incentivi. Dove andiamo con una maggiore raccolta differenziata? Diamo piuttosto severe sanzioni per i comportamenti errati”. L’assessore Tosi ha replicato che nel 2017 queste ultime sono ammontate a 50mila euro (si tratta di 105 euro a sanzione a cui si somma l’applicazione della tariffa massima per gli svuotamenti a carico del trasgressore, altri 420 euro circa) e che per reprimere questi comportamenti scorretti “ci avvarremo anche di agenti accertatori di Aimag: insieme al contrasto si dovrà puntare alla educazione ambientale che facciamo con il C.E.A.S”. Tosi ha poi ribadito la validità dei dati da lui diffusi sulla raccolta differenziata, riferiti a questo modello di raccolta e di tariffazione, ed ha precisato che Ca.Re. permette di valorizzare maggiormente il rifiuto raccolto, oltre a sottolineare che il nostro territorio è punto di riferimento sulle scelte ambientali e infrastrutturali qui decise sia nel campo dei rifiuti che dell’illuminazione pubblica e delle reti idriche.
Il Piano è stato infine messo ai voti e approvato dai gruppi Pd e FdI, con l’astensione di Carpi Futura e il no di M5S e Forza Italia.