47 mila mq da espropriare a fianco del cimitero, 850 mila euro già stanziati
Nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di ieri, 12 luglio, è stato presentato il progetto di fattibilità tecnica ed economica (con relativa Adozione di variante specifica al Prg) per la realizzazione del nuovo Parco della Cappuccina. L’area interessata è quella a sud del cimitero urbano, tra via Lenin e via dei Cipressi. A breve dopo l’approvazione di ieri sera (all’unanimità) l’amministrazione attiverà le procedure per l’esproprio di circa 47mila mq di aree private, che aggiungendosi a quelle già di proprietà dell’ente locale trasformeranno 12 ettari di aree pubbliche in un parco. Come già trattato nel corso della seduta del Consiglio del 28 giugno scorso gli oneri che serviranno per l’esproprio e quelli per la realizzazione del parco ammontano a 850mila euro, inseriti nel Bilancio 2019. “Abbiamo intenzione di avviare un percorso di partecipazione e condivisione del progetto con la città, le scuole, le associazioni ambientaliste, perché è chiaro che quello che si sta facendo ha un significato; quello di mettere al centro l’ambiente e la fruizione di spazi per i cittadini, anche sulla scorta di ordine del giorno votato dal civico consesso nell’ultima seduta. Questo è l’ultimo tassello – ha spiegato l’assessore all’Ambiente Simone Tosi - di una profonda trasformazione che investirà il quadrante sud-ovest della città. La Casa della salute che sorgerà vicino alla Stazione autocorriere, il Care residence nell’area degli ex magazzini del Verde Pubblico, la creazione del primo quartiere–zona 30 nella zona di via Colombo, la sistemazione della pista ciclabile di via Nuova Ponente con fondi regionali, la realizzazione del primo parco inclusivo nel Parco Pertini, la creazione presso la Polivalente Pietri del CPIA, di un Incubatore di imprese e di un laboratorio creativo (FABLAB), insieme agli investimenti della nuova Piscina comunale e a quelli per il campo da rugby con annesse tribune e spogliatoi…Tutti questi progetti sono idealmente legati tra loro. Proviamo a pensare ad un percorso che inizia da Piazza dei Martiri, dal nostro centro storico, sede delle iniziative culturali e dove si trovano le radici della nostra comunità, per poi entrare attraverso il Parco della Resistenza ed al nuovo Parco della Cappuccina nella città dei servizi, e infine attraversare la Tangenziale arrivando nella zona della Carpi sportiva e che innova; da li usando il sottopasso ciclo-pedonale si arriva poi nella zona industriale, la Carpi che lavora. E’nostra intenzione realizzare il Parco della Cappuccina – ha concluso Tosi - entro la fine del mandato, mantenendo una promessa che avevamo fatto in campagna elettorale nel 2014”.
Ora si aprono i termini (60 giorni) per presentare eventuali osservazioni e indicazioni al progetto preliminare, poi si tornerà in Consiglio comunale per la presentazione del progetto esecutivo-definitivo e avviare l’esproprio delle aree. Dopo alcune domande dei consiglieri comunali (che hanno consentito di conoscere il numero dei proprietari dell’area da espropriare, 13, e il prezzo del terreno, 11,80 euro al metro quadrato, valore venale e non agricolo medio anche se l’amministrazione auspica di arrivare ad una cessione bonaria), si è arrivati al dibattito vero e proprio su questa delibera.
Monica Medici (M5S) ha avanzato dubbi sul processo partecipativo che si vuole avviare e ricordato che “non siamo contrari a questo intervento perché vedere campi di grano vicino al cimitero non si può”. Paolo Gelli (Pd) ha ricordato di avere già da 8-9 anni portato avanti questa idea del Parco mentre il collega di Forza Italia Massimo Barbi ha auspicato invece che questo intervento faccia parte di un progetto più complessivo, legandolo magari al nuovo piano che riguarda la vicina area ex Migor. Luca Severi (M5S) ha ribadito che c’è stata troppa fretta di approvare questo progetto “che spero non sia solo un tema da spendere nella prossima campagna elettorale e comunque non è partecipato e condiviso”. Intervenuti nel corso del dibattito anche i consiglieri Lodi (Pd) e Arletti (gruppo Misto).
Al momento del voto tutti i presenti in aula si sono espressi a favore della delibera.