Si tratta di un ‘particolareggiato’ per nuove residenze vicino al passaggio a livello
L’autorizzazione alla presentazione di un Piano particolareggiato della Zona di trasformazione insediativa urbana di tipo Bbis è stata approvata nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 28 giugno. Si tratta della zona vicina al passaggio a livello di via Due Ponti, una di quelle interessate negli anni scorsi dal cosiddetto PRU dell’affaccio ad est della stazione ferroviaria. Questo Piano è stato stralciato dal PRU (e che è già stato oggetto di una Variante urbanistica) con la possibilità di edificare palazzine con indici ben più bassi, del 70%. Il Piano, ha ricordato l’assessore all’Edilizia privata Simone Tosi presentando la delibera in Consiglio, dovrà essere presentato dai soggetti attuatori entro 6 mesi dall’approvazione, termine prorogabile al massimo per altri sei mesi.
Numerosi i consiglieri comunali che sono intervenuti per commentare questa proposta portata all’esame del civico consesso. Luca Severi del Movimento 5 Stelle ha chiesto di curare la realizzazione dei parcheggi e di preservare il più possibile l’area verde esistente, sottolineando positivamente il fatto che si punti in questo modo a recuperare un’area della città. Giorgio Verrini (capogruppo di Carpi Futura) invece ha posto l’accento nel suo intervento sull’inserimento di questa realizzazione nella viabilità già difficile del quartiere Due Ponti. Lo stesso ha fatto il collega Cristan Rostovi di Fratelli d’Italia. Roberto Arletti (Gruppo Misto) ha rammentato che nel quartiere mancano i negozi di alimentari creando problemi a chi ci abita e auspicando dunque che qui ne sorga uno. Roberto Benatti (Forza Italia) ha domandato se fosse previsto un collegamento anche solo ciclo-pedonale tra via Due Ponti e via Corbolani mentre dal canto suo il collega del gruppo Pd Paolo Gelli ha rammentato come questa prima operazione di riqualificazione avviene in un’area ferma da oltre vent’anni. “Con lo ‘spacchettamento’ del vecchio PRU della stazione – ha detto Gelli - si può intervenire per stralci abbassando i volumi edificatori. Ricordo a Benatti poi che il percorso ciclo-pedonale già c’è e che la strada di collegamento c’era ma è stata stralciata dal progetto anni fa…” E se Marco Bagnoli (Pd) ha chiesto di avere una visione più e ampia e complessiva su questo progetto urbanistico il capogruppo di Forza Italia Massimo Barbi ha rammentato infine che nel Piano è compresa anche una palazzina (in origine destinata ad alloggi di edilizia popolare e ora acquisita da una cooperativa di abitazione) che porterà a realizzare anche 12 appartamenti con entrata ed uscita da via Due Ponti.
L’assessore Tosi in sede di replica ha ricordato che nel Piano è possibile realizzare pure una struttura commerciale alimentare di superficie di vendita fino a 1500 metri quadrati spiegando poi che per ciò che riguarda l’ex Consorzio Agrario che si affaccia proprio sul retro della stazione ferroviaria “stiamo lavorando per partecipare ad un Bando regionale sulla Rigenerazione Urbana: l’area deve mantenere una funzione pubblica, con servizi per la mobilità e alloggi destinati a politiche abitative e sociali. Si pensa ad un collegamento ciclo pedonale tra via Due Ponti e via Tre Ponti, già previsto nel Piano della ciclabilità urbana, e quando partiranno i lavori nell’area interessata da questo piano particolareggiato nasceranno anche parcheggi a servizio dei pendolari, con l’allungamento del sottopasso esistente in stazione e un sottopasso ciclo-pedonale sotto i binari”.
La delibera è stata approvata all’unanimità.