La giornalista romana giovedì 18 ottobre a Carpi
Proseguono a Carpi gli appuntamenti con la rassegna di incontri Ne Vale La Pena. Giovedì 18 ottobre sarà in città alle ore 21 all’Auditorium San Rocco la giornalista romana Federica Angeli. Ad intervistarla come di consueto sarà il giornalista di Radio Bruno Pierluigi Senatore, che è anche direttore artistico della rassegna, giunta alla quinta edizione. Al termine della serata (durante la quale la giornalista presenterà il suo ultimo libro A mano disarmata-cronaca di 1700 giorni sotto scorta, editore Baldini e Castoldi) ad Angeli verrà consegnato il Premio Ne Vale la Pena 2018, un riconoscimento che in passato è stato consegnato a Rita Borsellino, Nicola Gratteri e Antonio Nicaso, Nino di Matteo, Franco Roberti per il loro impegno in prima fila nella lotta per la legalità.
Ricordiamo che tutti gli incontri del ciclo, promosso dal Comune di Carpi (e in questo caso dalla Fondazione CR Carpi) in collaborazione con Radio Bruno, Rock no War, Libreria Mondadori e A.n.i.o.c (ovvero l’Associazione Nazionale Insigniti Onorificenze Cavalleresche, Delegazione Provinciale e Comunale Modena-Carpi) sono gratuiti. Ingresso libero fino all’esaurimento dei posti disponibili.
Due spari nella notte, le finestre che si aprono e subito dopo un grido: «Tutti dentro, lo spettacolo è finito!» Siamo a Ostia, nel 2013, e tra gli abitanti di quei palazzi c’è anche Federica Angeli, cronista di nera per le pagine romane de La Repubblica, che in quella periferia è nata e cresciuta. Da tempo si occupa dei clan locali e ha subìto gravi minacce. Sa quindi come è fatta la paura, ma crede che l’altra faccia della paura sia il coraggio. Se i vicini rientrano obbedienti al comando del boss, lei decide di denunciare ciò che ha visto. Dal giorno dopo la sua vita è stravolta: per la sua incolumità le è assegnata una scorta, eppure nessuna intimidazione fa vacillare la sua fede in un noi con cui condividere la lotta per la legalità. La storia giudiziaria di cui è protagonista fino alle più recenti sentenze ci parla di una possibile seppur faticosa vittoria, confermando che tutti insieme possiamo alzare la testa e cambiare in meglio. Federica Angeli ha ottenuto questa vittoria con l’unica arma che possiede, la penna, e in queste pagine ci racconta le tappe di una vera e propria sfida alla malavita, nel solco di un giornalismo nobile, illuminato di etica civile, che non compiace mai null’altro che la verità, con una coerenza a tratti severa. In un susseguirsi di colpi di scena, viviamo con lei le sue paure, a tratti la disperazione e i momenti di solitudine. La sua testimonianza puntuale, incalzante, senza respiro non dimentica mai la sua dimensione di donna, di madre e di moglie contesa alla serenità famigliare. Una serenità che, ispirata dalla Vita è bella di Benigni, Federica Angeli riesce magicamente a preservare, coinvolgendo i figli in un gioco alla guerra.
I diritti di questo libro sono stati acquistati dal regista Claudio Bonivento che trasformerà l’incredibile storia di Federica Angeli in un film.