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54 mila euro concessi dal Comune, 27 le domande presentate

Si sono chiusi il 15 giugno i termini del secondo Bando per la concessione da parte del Comune di Carpi di contributi (62 mila euro) diretti ad incentivare la rimozione e lo smaltimento di manufatti contenenti cemento-amianto presenti in edifici ad uso abitativo. Tutte le domande presentate (27) sono state accolte, per una copertura di circa 54 mila euro: rispetto al Bando del 2015 le domande sono state in numero minore (erano state 34) ma hanno riguardato 7 mila metri quadrati di superficie (5.600 nel 2015). Una sola delle domande cumula poi in sé ben 16 fabbricati costituiti da villette a schiera con tetto in comune, per un totale di 2.800 metri quadrati d'intervento; quindi, in realtà, se ragionassimo in termini di fabbricati coinvolti e non di domande presentate, avremmo 42 fabbricati contro i 34 del 2015.
Nei prossimi giorni l’Ufficio Ambiente del Comune spedirà le lettere a tutti i cittadini inseriti in graduatoria per confermare che il contributo richiesto è stato approvato e che possono procedere con i lavori. L’Ufficio inoltre preannuncia che entro fine settembre uscirà un nuovo bando grazie ad un rifinanziamento del fondo che sarà disposto con le prossime Variazioni di Bilancio.
Ricordiamo che quest’anno il meccanismo prevedeva un rimborso fino ad un massimo di 3.000 euro per superfici fino a 300 metri quadrati, incrementabile di 3.50 euro per ogni metro quadro eccedente questa quota; in entrambi i casi, tuttavia, il rimborso non ha superato l’80% della spesa sostenuta e copre solo le spese per la rimozione e lo smaltimento dell’amianto: è stata data la precedenza alle domande relative ad interventi su fabbricati ubicati entro un raggio di 150 metri da asili, scuole, parchi gioco, strutture di accoglienza socio-assistenziali, ospedali, impianti sportivi; secondariamente le domande sono state classificate in base all’ordine di presentazione.
Oltre a questa linea di incentivi il Comune ha confermato anche il rimborso, fino ad un massimo di 100 euro, delle spese sostenute per l’acquisto dei dispositivi di sicurezza (il cosiddetto ‘Kit amianto’) utilizzati dai privati cittadini che effettuano autonomamente e direttamente la rimozione di quantità modeste di manufatti contenenti cemento-amianto (fino a 360 chilogrammi, pari a circa 24 metri quadrati di lastre), conferendo poi gratuitamente ad AIMAG i materiali risultanti. Questo contributo non si formerà una graduatoria, ma sarà assegnato agli aventi diritto fino ad esaurimento della somma stanziata (3.000 euro); queste richieste potranno essere presentate fino al 30 aprile 2017.
“Continua il nostro impegno su questo tema e che si concretizza attraverso  diverse azioni, così come previsto dal Piano No Amianto: infatti – spiega l’assessore all’Ambiente Simone Tosi - dopo la mappatura ed il censimento siamo passati alla fase dell’informazione e con i contributi stiamo cercando di dare un segno di concretezza per liberare il nostro territorio dall’amianto. Prevediamo di incrementare il fondo incentivante con ulteriori risorse per aumentare in questo modo i possibili beneficiari”.
 

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