No a rinnovo del Patto parasociale, sì alla Convenzione fra i Comuni dell’ambito Modena 1

Il Consiglio comunale di Carpi nel corso della seduta di giovedì 10 marzo ha approvato due importanti delibere, l’una relativa al non rinnovo del Patto parasociale tra i Comuni soci di Aimag, le Fondazioni bancarie ed Hera, l’altra in merito al servizio di distribuzione del gas naturale, con l’ok ad una Convenzione fra i 24 Comuni dell’ambito Modena 1 che affida al Comune capoluogo della provincia il ruolo di Stazione Appaltante.
La prima delibera è stata votata da tutti i gruppi presenti in aula, mentre alla mozione ad essa collegata e sottoscritta da Carpi Futura e dal Movimento 5 Stelle sono andati i voti favorevoli dei soli gruppi firmatari con il Pd che ha votato contro e Forza Italia e Fratelli d’Italia che si sono astenuti. La delibera, presentata in aula dall’assessore Tosi, ricordava come la “Direzione del Patto di Sindacato avesse convenuto di non rinnovare i patti in scadenza con le Fondazioni bancarie ed Hera al fine di procedere con la nomina di un nuovo Cda ‘pro tempore’ designato dai Comuni soci con il preciso mandato di evolvere il posizionamento strategico del gruppo nella direzione dell’integrazione/fusione con altri soggetti operanti nel settore dei servizi pubblici locali. Inoltre la Direzione del Patto di Sindacato ha deciso all’unanimità di proseguire l’approfondimento della Manifestazioni d’interesse pervenute per verificare mediante l’adozione di procedure trasparenti l’interesse del mercato a convergere verso un modello di aggregazione che preveda una forte integrazione/fusione con l’obiettivo di concludere il percorso decisionale entro il 31 luglio”. La mozione sottoscritta da CF e M5S invece chiedeva al Comune di comunicare “entro il 9 aprile ai Comuni soci di Aimag e ad Hera la determinazione del Comune di Carpi di non procedere al rinnovo del Patto parasociale in alcuna forma”. Il dibattito su questa delibera è stato lungo e ha visto numerosi interventi di consiglieri dei gruppi di opposizione e di maggioranza; Rostovi, Verrini, Severi, Pettinati, Medici e Benatti, Azzi tra i primi e Boni, Reggiani e Lugli tra i secondi, prima delle conclusioni dell’assessore Tosi e del Sindaco Bellelli. Tra gli argomenti trattati il ruolo di Hera in Aimag, le strategie e i percorsi da seguire dopo la presentazione delle Manifestazioni d’interesse, gli scenari nazionali nel campo delle multiutility con il futuro Decreto Madia, l’importanza di salvaguardare l’interesse pubblico e il valore di reti, modelli gestionali e patrimonio di Aimag.
La delibera relativa al servizio di distribuzione del gas naturale invece è stata votata da Pd, FI e FdI, con il no di M5S e Carpi Futura. Anche in questo caso è stato l’assessore Tosi a presentare la delibera in aula spiegando che la ‘cabina di regia’ tecnica sarà affiancata da una politica, che prevede che sia la maggioranza dei Comuni membri dell’ambito Modena 1 a verificare l’attuazione della Convenzione: la Giunta sancirà con un suo documento questa intesa tra enti locali, all’interno della quale è previsto anche il passaggio in Consiglio di tutti gli atti relativi al tema. In merito a questa delibera erano state presentate in Consiglio comunale due mozioni, l’una del Movimento 5 Stelle (votata da M5S e CF, contrari gli altri gruppi), l’altra sottoscritta da M5S e Pd assieme (votata dai gruppi firmatari e da Carpi Futura, con il no di FI e FdI). La prima proponeva di non votare la Convenzione e in alternativa di verificare se gli altri comuni dell’ambito Modena 1 concordassero nell’affidare il ruolo di Stazione Appaltante ad un soggetto terzo, scelto tra quelli contemplati nel decreto 226 del 2011. La seconda mozione invece impegnava Sindaco e Giunta ad adoperarsi perché all’interno del bando di gara per l’affidamento del servizio di gas naturale venissero inserite specifiche clausole di salvaguardia sociale per i lavoratori operanti nel settore, anche prevedendo il mantenimento degli attuali trattamenti contrattuali e previdenziali.
Anche su questa deliberazione il dibattito è stato lungo e molto articolato con interventi anche molto critici sulla Convenzione all’attenzione del civico consesso dei consiglieri Severi, Azzi e Medici ad esempio (ma hanno preso la parola anche i colleghi Lugli, Pettenati e Benatti) prima delle conclusioni dell’assessore Tosi.

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