Approvato dalla Giunta l’Avviso per gli incentivi, vale per il centro e le zone vicine
Comunicato n.202 del 24/7/2015
L’Avviso ricorda come questi dehors, siano nuovi o riqualificati, debbano rispettare le tipologie e le caratteristiche costruttive citate nel Regolamento; che i soggetti a cui è rivolto quest’Avviso sono sia gli esercizi pubblici di somministrazione sia quelli di produzione artigianale di alimenti sia infine gli esercizi commerciali con attività prevalente di vendita di prodotti alimentari; che i siti di attività di queste imprese devono essere nel centro storico o immediatamente vicino ad esso, secondo una divisione in zone ben precisa. L’incentivo economico consiste nel rimborso del 70% della Cosap dovuta al Comune per l’anno nel quale vengono completati i lavori di realizzazione o riqualificazione dei dehors: chi richiede questo contributo (in base ad una domanda di ammissione da presentarsi entro il 30 giugno 2016) deve però impegnarsi a realizzare entro il 30 settembre del 2017 almeno 5 iniziative pubbliche a carattere culturale o spettacolare. L’amministrazione comunale ha stanziato 30 mila euro nel Bilancio 2015 per soddisfare le richieste presentate, che si presume non saranno poche visto l’interesse suscitato da questa decisione dell’ente locale tra i commercianti. Per favorire il rilancio delle attività economiche l’ente locale ha già poi previsto la riduzione del 25% circa della Cosap temporanea per pubblici esercizi e negozi di alimentari, tutti, dal 2016: ricordiamo che la Cosap è il canone da pagare per le occupazioni di spazi ed aree pubbliche, temporanea se l’occupazione è inferiore all’anno.
“Avevamo detto che l’avremmo fatto e lo stiamo facendo: un atto importante, che altre amministrazioni locali stanno prendendo ad esempio – spiega l’assessore al Commercio Simone Morelli – e ci consente di proseguire nella politica di riqualificazione e valorizzazione del centro storico carpigiano. Ma non ci fermiamo qui. In previsione c’è infatti anche un bando per rivitalizzare via Paolo Guaitoli con nuove attività, sull’esempio di quanto ha fatto Modena con la zona Pomposa, che prendano il posto dei negozi ora sfitti”.