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Approvata dalla Giunta la messa in sicurezza, costo circa 670 mila euro Un progetto pilota per un intervento complessivo di salvaguardia dell’area --Comunicato stampa n.189 del 13/7/2015

Al via i lavori di messa in sicurezza e recupero funzionale di alcune delle baracche dell’ex Campo di concentramento di Fossoli.

L’intervento è il primo step previsto dal Protocollo d’Intesa tra Ministero dei Beni e delle Attività Culturali (Direzione regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia-Romagna), Comune di Carpi e Fondazione Fossoli, sottoscritta il 23 maggio 2014 con durata triennale. Il Protocollo, che stabilisce gli interventi finalizzati alla salvaguardia e al recupero della memoria storica e della fisicità dei luoghi dell’ex Campo, affida alla Fondazione – con la Direzione Regionale – il coordinamento scientifico delle operazioni, compresa la definizione del programma museologico del sito, mentre al Comune di Carpi, che con gli uffici competenti ha agevolato le attività di prima fase, spetta la gestione di questo intervento previsto nel Programma delle Opere pubbliche e dei Beni Culturali della Regione. La Direzione regionale, con uno stanziamento di 100 mila euro, ha attuato i primi interventi di messa in sicurezza post sisma, realizzando inoltre le analisi e i rilievi che hanno consentito lo sviluppo del progetto, che la Giunta comunale di Carpi ha recentemente approvato. Si tratta di uno stanziamento di 670 mila euro, di cui 362 mila messi a disposizione dalla Regione Emilia-Romagna nell’ambito dei programmi post-sisma.

Sulle strutture superstiti dell’ex Campo, già danneggiate, le scosse del maggio 2012 hanno aggravato lo stato di deperimento provocato dal tempo, dalle intemperie e dall’abbandono. Il progetto esecutivo approvato dalla Giunta prevede di intervenire su tre baracche che hanno ancora caratteri stilistici evidenti con il duplice obiettivo di preservarle da ulteriori crolli, prevedendo utilizzi storico-didattici e creando nuovi percorsi in sicurezza di visita all’ex Campo. Saranno mantenute inoltre le scritte ancora presenti sui muri delle baracche e si terrà conto del delicato equilibrio tra strutture edificate e ambiente naturale nel quale sono inserite, utilizzando dove possibile materiale proveniente dalle macerie (mattoni e tegole) recuperate.

L’intervento, che si configura come un progetto-pilota, ha avuto l’autorizzazione dalla Direzione regionale per i Beni Culturali e paesaggistici dell’Emilia-Romagna ed stato progettato dallo Studio Faccio engineering di Padova.

Come previsto dal Protocollo, costituirà come detto il punto di partenza per sviluppare un intervento complessivo di recupero e salvaguardia dell’ex Campo di concentramento di Fossoli.

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