Lo strumento normativo sostituisce il precedente, datato 1999 --Comunicato stampa n.1 del 2/1/2015

L’ultimo argomento all’ordine del giorno del Consiglio comunale di Carpi del 18 dicembre scorso è stata l’approvazione del nuovo Regolamento del civico consesso. Il Presidente del Consiglio Davide Dalle Ave, che ha coordinato il lungo lavoro di adeguamento e modifica di questo importante strumento normativo, ha spiegato come il precedente Regolamento, datato 1999 e approvato l’anno successivo, “fosse ormai superato e come fosse dunque giusto proporre una revisione dello stesso. Inoltre – ha detto Dalle Ave – ricordo che il Consiglio dell’Unione utilizza come suo Regolamento proprio quello del Comune di Carpi, e dunque era necessario anche per questo motivo aggiornarlo. Infine questa nuovo strumento potrà essere utile al momento di arrivare alla revisione del nuovo Statuto comunale nei prossimi mesi”. Dalle Ave ha poi ricordato il percorso fatto dalla Commissione Bilancio e Affari Istituzionali per arrivare alla redazione del nuovo Regolamento a partire da ottobre, con diverse riunioni della stessa, riletture delle bozze approntate assieme al Segretario Generale e infine il passaggio in aula, ringraziando i consiglieri per l’importante lavoro svolto. “Il nuovo Regolamento ha una struttura nuova, rivista, più completa ed organica, di più facile lettura e consultazione. Non si è stravolto il precedente strumento – ha spiegato Dalle Ave - ma si è adattato questo alle novità anche normative introdotte negli ultimi quindici anni a livello nazionale e regionale”. Il Presidente del Consiglio ha poi letto i 62 articoli che compongono il nuovo Regolamento. Ha aperto il dibattito il consigliere di Carpi Futura Paolo Pettenati, che ha letto un emendamento dell’opposizione che chiedeva di reinserire dalla bozza presentata dal Presidente al civico consesso la possibilità di presentare interpellanze. Roberto Benatti (Forza Italia) ha poi spiegato come a suo parere un atto così importante lo si sarebbe dovuto approvare in più sedute e come nel testo del nuovo Regolamento si desse troppo potere al Presidente del Consiglio, “idea in linea di principio sbagliata, tanto che si dovrebbe rivotare non solo il nuovo Regolamento ma lo stesso Presidente, che ha peraltro una incompatibilità con il suo ruolo di segretario del Pd locale. Dico si poi all’inserimento del ruolo di Vicepresidente nelle Commissioni e no a chi vuole presentare emendamenti nel corso della seduta”. Monica Medici (M5S) ha poi chiesto conto del fatto che non fosse presente nel nuovo strumento normativo una data ultima per la discussione di mozioni e ordini del giorno. Cristina Luppi (Pd) ha invece definito “garantista” la nuova stesura del Regolamento e positiva la stessa, mentre il collega di gruppo Marco Reggiani ha criticato Benatti definendolo irrispettoso verso chi partecipa alle sedute delle Commissioni. Mariella Lugli (Pd) ha anch’essa criticato il rappresentante di Forza Italia perché aveva portato suoi suggerimenti in aula al momento del dibattito finale senza presentarli prima. “L’assenza dell’interpellanza? Questa non aggiunge nulla, il Testo Unico per gli enti locali già non la prevede – ha detto – fatta così è inefficace ed inefficiente, serve solo ad evidenziare eventuali sfumature nella maggioranza…”. Cristian Rostovi (capogruppo Ncd-FdI-An) ha dal canto suo difeso Benatti e ricordato come nello scorso mandato “molte interpellanze siano state utili per avviare dibattiti importanti. Ritengo invece che sia sbagliato vietare l’emendamento presentato in corso di seduta”. Paolo Gelli, capogruppo del Pd, ha rammentato come a suo parere il nuovo Regolamento del Consiglio non dovesse essere scritto su misura dei gruppi consiliari ma della società. “Speravo di arrivare qui trovando un testo condiviso visti i tanti passaggi fatti in Commissione e sono basito da Benatti, poco rispettoso del Consiglio. L’interpellanza è anche a mio parere poco efficace; meglio a questo fine una mozione o una interrogazione, ma siamo disponibili ad accogliere l’emendamento che ne chiede la reintroduzione”. Il Presidente Davide Dalle Ave ha poi replicato che la proposta sui tempi di risposta entro 60 giorni a mozioni ed ordini del giorno, compatibilmente con le esigenze legate ai lavori del Consiglio e di norma, facendo salve le priorità da assegnare all’attività deliberativa ordinaria, poteva essere accolta, idem per ciò che riguardava le interrogazioni. Ricordando di nuovo il percorso fatto per la redazione del nuovo Regolamento ha infine ringraziato per il lavoro svolto tutti i consiglieri. Al momento del voto sull’emendamento firmato dalle opposizioni sulla reintroduzione delle interpellanze (che dà vita ad un nuovo articolo 49 nel testo del Regolamento) tutto il civico consesso si è dichiarato a favore. Idem per un emendamento all’articolo 46 del testo sui tempi delle risposte, fatto proprio dalla Presidenza del Consiglio viste le sollecitazioni venute nel corso del dibattito. Il Regolamento del Consiglio comunale è stato votato invece da tutti i gruppi ad esclusione di Forza Italia e Ncd-FdI-An.

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