Tariffe servizi e Irpef uguale al 2013, Tasi prima casa al 3,3 per mille con detrazioni --Comunicato stampa n.93 del 20/3/2014
“Continua a mantenersi tra Governo e autonomie locali un rapporto schizofrenico: rispetto alle entrate comunali abbiamo avuto negli ultimi tempi l’abolizione dell’Imu prima casa, la soppressione della Tares (nata peraltro nel 2013), l’introduzione dal 2014 della Iuc nelle tre componenti (Imu immobili, Tari rifiuti e Tasi servizi indivisibili); tutto ciò modifica profondamente il quadro delle entrate sia in termini quantitativi che qualitativi contribuendo a complicare il contesto complessivo nel quale amministrazione e cittadini si devono districare in un momento di crisi economica e di delega statale agli enti locali in materia fiscale”.
Così l’assessore al Bilancio Cinzia Caruso alla vigilia della Commissione consiliare che inizierà proprio questa sera a discutere del Bilancio di Previsione 2014 (in Consiglio comunale i documenti economici finanziari, Bilancio e Piano degli investimenti triennale, arriveranno invece il 10 aprile prossimo, e già sono stati illustrati nelle scorse settimane alle parti sociali). “Dal processo di attuazione del federalismo fiscale datato ormai 2009 – spiega - manca il coordinamento tra prelievo erariale e prelievo locale sconfinato nell’aumento della pressione fiscale complessiva a causa di una sorta di circolo vizioso: lo Stato taglia i trasferimenti agli enti locali ma lascia invariato il prelievo di sua competenza. Il Comune per sopperire ai tagli è costretto a scegliere tra incremento della pressione fiscale su imprese e cittadini o riduzione dei servizi locali”.
Le scelte del Comune di Carpi per il 2014 si sostanziano nel mantenimento delle stesse tariffe del 2013 per i servizi da esso erogati, dello stesso livello delle aliquote dell’addizionale Irpef (ferma dal 2008) e dell’imposta pubblicità e diritti d’affissione: l’amministrazione comunale continuerà poi anche nel 2014 a non avvalersi della possibilità di istituire la tassa di soggiorno. Il contenimento della spesa si attuerà attraverso processi di razionalizzazione senza modifiche sostanziali dei servizi. “A fronte di un taglio di trasferimenti pari a 6,8 milioni di euro (dal 2012) pur avendo avuto finora la sospensione dei tagli da spending review a causa del terremoto questi graveranno nel 2014 per 1 milione e 600 mila euro. A seguito di questa riduzione consistente di risorse e soprattutto dell’abolizione dell’Imu prima casa l’ente locale applicherà la Tasi al 3,3 per mille alle sole abitazioni principali e all’uno per mille ai fabbricati rurali strumentali: in questo modo l’ente locale potrà garantire le detrazioni per i proprietari di prime case con rendite catastali più basse. L’obiettivo – prosegue - è quello di contenere le storture presenti nella Tasi. La sua formulazione è infatti inversamente proporzionale se raffrontata all’Imu: all’ammontare della rendita diminuisce l’ammontare dell’imposta in quanto l’Imu prevedeva la detrazione fissa di 200 euro. Sulle 18 mila famiglie carpigiane proprietarie di abitazioni principali saranno circa 8 mila le famiglie che usufruiranno delle detrazioni, a scalare”. Il gettito Tasi non sarà tuttavia sufficiente a coprire l’intero ammontare del fabbisogno (Imu prima casa soppressa, 7,5 milioni; taglio trasferimenti 1,6 milioni). Di conseguenza sarà aumentata l’aliquota ordinaria dell’Imu (per le seconde case), dal 9 al 10 per mille mentre quella per le abitazioni di lusso passerà dal 5 al 6 per mille. Rimarranno ferme all’8.6 per mille le aliquote riguardanti le abitazioni in affitto a canone concordato e gli immobili produttivi di proprietà utilizzati direttamente per l’esercizio delle attività. Rimane ferma infine al 5 per mille l’aliquota sugli alloggi ‘Errani’, su quelli conferiti nell’ambito del progetto La Casa nella Rete e su quelli oggetto di scambio reciproco tra parenti.
I cittadini carpigiani pagheranno o Imu o Tasi e le scadenze di queste saranno allineate. “Consegniamo con questo Bilancio Preventivo 2014 – conclude l’assessore Caruso - uno strumento programmatorio che servirà alla nuova amministrazione per cominciare a lavorare da subito per la città ma nel contempo con la possibilità di apportare eventuali correttivi”.
Così l’assessore al Bilancio Cinzia Caruso alla vigilia della Commissione consiliare che inizierà proprio questa sera a discutere del Bilancio di Previsione 2014 (in Consiglio comunale i documenti economici finanziari, Bilancio e Piano degli investimenti triennale, arriveranno invece il 10 aprile prossimo, e già sono stati illustrati nelle scorse settimane alle parti sociali). “Dal processo di attuazione del federalismo fiscale datato ormai 2009 – spiega - manca il coordinamento tra prelievo erariale e prelievo locale sconfinato nell’aumento della pressione fiscale complessiva a causa di una sorta di circolo vizioso: lo Stato taglia i trasferimenti agli enti locali ma lascia invariato il prelievo di sua competenza. Il Comune per sopperire ai tagli è costretto a scegliere tra incremento della pressione fiscale su imprese e cittadini o riduzione dei servizi locali”.
Le scelte del Comune di Carpi per il 2014 si sostanziano nel mantenimento delle stesse tariffe del 2013 per i servizi da esso erogati, dello stesso livello delle aliquote dell’addizionale Irpef (ferma dal 2008) e dell’imposta pubblicità e diritti d’affissione: l’amministrazione comunale continuerà poi anche nel 2014 a non avvalersi della possibilità di istituire la tassa di soggiorno. Il contenimento della spesa si attuerà attraverso processi di razionalizzazione senza modifiche sostanziali dei servizi. “A fronte di un taglio di trasferimenti pari a 6,8 milioni di euro (dal 2012) pur avendo avuto finora la sospensione dei tagli da spending review a causa del terremoto questi graveranno nel 2014 per 1 milione e 600 mila euro. A seguito di questa riduzione consistente di risorse e soprattutto dell’abolizione dell’Imu prima casa l’ente locale applicherà la Tasi al 3,3 per mille alle sole abitazioni principali e all’uno per mille ai fabbricati rurali strumentali: in questo modo l’ente locale potrà garantire le detrazioni per i proprietari di prime case con rendite catastali più basse. L’obiettivo – prosegue - è quello di contenere le storture presenti nella Tasi. La sua formulazione è infatti inversamente proporzionale se raffrontata all’Imu: all’ammontare della rendita diminuisce l’ammontare dell’imposta in quanto l’Imu prevedeva la detrazione fissa di 200 euro. Sulle 18 mila famiglie carpigiane proprietarie di abitazioni principali saranno circa 8 mila le famiglie che usufruiranno delle detrazioni, a scalare”. Il gettito Tasi non sarà tuttavia sufficiente a coprire l’intero ammontare del fabbisogno (Imu prima casa soppressa, 7,5 milioni; taglio trasferimenti 1,6 milioni). Di conseguenza sarà aumentata l’aliquota ordinaria dell’Imu (per le seconde case), dal 9 al 10 per mille mentre quella per le abitazioni di lusso passerà dal 5 al 6 per mille. Rimarranno ferme all’8.6 per mille le aliquote riguardanti le abitazioni in affitto a canone concordato e gli immobili produttivi di proprietà utilizzati direttamente per l’esercizio delle attività. Rimane ferma infine al 5 per mille l’aliquota sugli alloggi ‘Errani’, su quelli conferiti nell’ambito del progetto La Casa nella Rete e su quelli oggetto di scambio reciproco tra parenti.
I cittadini carpigiani pagheranno o Imu o Tasi e le scadenze di queste saranno allineate. “Consegniamo con questo Bilancio Preventivo 2014 – conclude l’assessore Caruso - uno strumento programmatorio che servirà alla nuova amministrazione per cominciare a lavorare da subito per la città ma nel contempo con la possibilità di apportare eventuali correttivi”.