Venduto per un milione di euro un terreno vicino alla Coop Magazzeno
Nel corso della seduta del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 26 luglio sono state approvate due delibere in ambito urbanistico. In primis è stato presentata all’aula una modifica delle aree di cessione previste dalla Convenzione urbanistica del Piano particolareggiato di iniziativa privata del Comparto residenziale ex Cantina Pioppa. Non facendosi più la pista ciclabile su via Due Ponti (già realizzata sul lato sud del Comparto e non più come nel Piano in fregio alla recinzione dell’ex Cantina) l’amministrazione comunale ha rinunciato dunque ad acquisire questa piccola area (257 metri quadrati) la cui manutenzione (ricordiamo che la recinzione è vincolata dalla Soprintendenza ai Beni architettonici) sarà presa in carico da Cmb, società convenzionata e che inscriverà quest’area all’interno del Comparto. A favore della delibera si sono espressi tutti i gruppi presenti in aula tranne ApC (astenuto) e Carpi a 5 Stelle-beppegrillo.it-Prc, contrario.
Il Consiglio comunale ha poi preso in considerazione la delibera di vendita di un lotto intercluso (2345 metri quadrati di terreno + 392 mq di quota di area cortiliva di proprietà dell’amministrazione) posto tra le vie Don Albertario e don Sturzo, come previsto dal Piano delle alienazioni triennale dell’ente locale. L’assessore al Patrimonio Carmelo Alberto D’Addese ha illustrato il punto in oggetto presentando anche al civico consesso Marzia Cattini, che ha da qualche tempo assunto la responsabilità dell’Ufficio Patrimonio e ha sostituito Osvaldo Mussatti. L’alienazione prevede un entrata di 1 milione e 3 mila euro circa nelle casse comunali, a 400 euro al metro quadrato. L’offerta è stata presentata da Coop Estense che possiede già un supermercato vicino al terreno in questione.
Il consigliere Roberto Benatti (PdL) aprendo il dibattito ha preso la parola per dire che a fronte di una valutazione economica corretta “c’è un difetto di motivazione per l’affidamento diretto. Si motiva la cosa col fatto che è un’area interclusa e che la cooperativa è già in possesso dell’area antistante e ha già fatto i preliminari. E’ il solito favore fatto alla Coop, che peraltro a Modena ha avuto una multa per abuso di posizione dominante per una questione simile a questa. Era necessario a mio parere – ha continuato - fare prima una gara o una richiesta di manifestazione di pubblico interesse, anche nei confronti di soggetti diversi. Potevano esserci altre possibilità, trovare qualcuno che non voleva che la Coop si ampliasse o magari che volesse costruire lui in quest’area per poi cedere alla Coop…Se ci fosse concorrenza il Comune magari otterrebbe di più”.
Il consigliere Paolo Zironi (Pd) ha dal canto suo difeso la validità della scelta di vendere l’area. “Il prezzo è equo, altri confinanti non erano interessati, l’acquisto di Coop Estense è funzionale ad un allargamento della propria struttura di vendita in un quartiere che ha bisogno di questi servizi”. Il capogruppo della Lega nord Padania Argio Alboresi si è invece detto contrario alla proposta. “Di costruito a Carpi ce ne è già abbastanza; è sbagliato procedere ancora in questa direzione, vendendo agli amici. Si poteva tenere questo terreno per cose più importanti”. E dopo che il Dirigente del Settore Urbanistica Norberto Carboni ha ricordato che il lotto è attualmente intercluso e non è accessibile dalla pubblica via e che l’unico soggetto che confina con esso è il condominio di fianco che non è interessato all’acquisto il capogruppo del Pdl Roberto Andreoli ha espresso il parere che la qualità di ‘intercluso’ “potesse facilmente essere modificata in futuro. La richiesta del nostro gruppo è quella di presentare una richiesta aperta alla città per chi possa essere interessato all’acquisto. Ci sono poi perplessità per la tempistica: si nota infatti che la domanda di acquisto – ha detto - è stata presentata da Coop Estense il 16 maggio, quattro giorni prima del primo sisma: e il 18 luglio magicamente è pronta la perizia di stima, con gli uffici oberati e sfollati a causa del terremoto per 60 giorni… E’ fantastica la capacità di questo Comune di fare velocissimamente gli atti per gli amici”.
Il consigliere Paolo Gelli (Pd) nel affermare che quella in discussione non è un’area di pregio, in quanto interclusa, ha poi ricordato che non poteva essere persa un’occasione per mettere a frutto questo terreno e incamerare risorse in questo momento difficile. “Si tratta di un’area verde sì ma residuale. E qui potrebbe magari sorgere una seconda Casetta dell’acqua…” . Il capogruppo della Lista Carpi 5 Stelle BeppeGrillo.it-Prc Lorenzo Paluan ha infine richiamato il suo più volte espresso giudizio negativo sul P.R.G. e sulle aree di espansione edilizia. “Il Comune propone un atto del genere proprio in un momento in cui il commercio al dettaglio annaspa, colpito ulteriormente anche dal sisma. Si è trovato il modo di favorire la grande distribuzione”.
Hanno votato a favore della delibera relativa a questa alienazione Pd e Idv, contro Fli, Pdl, Lega nord, Paluan, astenuto infine l’ApC.