Ampio il dibattito sul provvedimento. Astenuto solo Paluan (Carpi a 5 stelle)
Entrerà in vigore da oggi il nuovo Regolamento comunale delle strutture temporanee di arredo esterno (i cosiddetti dehor). Il Regolamento è stato approvato dal Consiglio comunale di Carpi nella seduta di ieri, giovedì 26 luglio: presentato in aula dall’assessore al Commercio e al Centro Storico Simone Morelli il Regolamento disciplina “la realizzazione e la collocazione a titolo temporaneo di dehors, elementi di arredo esterno con possibilità di chiusura stagionale, su suolo pubblico o di uso pubblico o su area privata, al fine di potenziare la qualità e il servizio di pubblici esercizi di somministrazione, ed artigianato per la produzione di alimenti, con adeguati spazi per la clientela (accoglienza/somministrazione, sosta consumo) assicurando nel contempo un corretto assetto urbanistico ed edilizio del territorio nel rispetto dei principi di sicurezza, igienico-sanitari e di qualificazione dell’ambiente urbano. Il dehor (costituito da elementi singoli o aggregati, mobili, smontabili e facilmente rimovibili, non collegati al terreno in modo permanente) non costituisce – si legge nel documento - ampliamento dell’esercizio, ma spazio protetto annesso a locale di pubblico esercizio di somministrazione o laboratorio di produzione artigianale di generi alimentari, ad arredo e miglioramento del servizio e maggiore valorizzazione/fruibilità/accoglienza per gli utenti, volto a soddisfare le esigenze dell’attività nell’arco temporale della sua durata, e non comporta durevole e permanente trasformazione edilizia del territorio”.
Il Regolamento poi prevede che al di fuori dell’asse corso Alberto Pio-Piazza Garibaldi-corso Fanti-corso Cabassi-Piazza Martiri possano essere presentati progetti
alternativi non contemplati dal Regolamento, sia per forma che materiali e per parametri, “a condizione che risultino giustificati dalla particolarità del sito in cui vanno a collocarsi e comunque da valutarsi da parte del Settore Economia, sentiti i settori interessati”.
Il Regolamento spiega ancora che la Concessione Temporanea di utilizzo del suolo pubblico rilasciata dal Comune (per dehors collocati su suolo pubblico o di uso pubblico, nel caso di suolo privato si tratterà di una Autorizzazione) deve essere rinnovata ogni anno e individua anche i diversi ambiti territoriali nei quali è divisa la città (A, B, C) in relazione alle tipologie e caratteristiche costruttive dei dehors stessi: ad esempio tavoli e sedie possono essere posizionati in tutta la città ma pedane e scivoli solo fuori dagli assi principali del centro storico. Ombrelloni, tende e strutture di delimitazione sono posizionabili dovunque (e il Regolamento definisce nei particolari come questi devono essere fatti) ma ad esempio i gazebo non possono essere montati nel cuore della città e le strutture a padiglione sono realizzabili solo al di fuori dell’insediamento urbano storico. Il Regolamento approvato ieri dal Consiglio comunale descrive anche come devono essere i corpi illuminanti, le strutture temporanee, gli eventuali elementi per il riscaldamento ed eventuali altri manufatti d’arredo dei dehors: precisa poi le caratteristiche dell’occupazione stradale o dei portici del centro e detta norme anche per le strutture montate in area privata, oltre che per eventuali risarcimenti per danni arrecati alla pavimentazione stradale o ai cittadini. Infine il Regolamento impone la manutenzione degli elementi di queste strutture, fissa la modalità per la concessione e il rinnovo della Concessione o dell’Autorizzazione o dell’eventuale revoca e decadenza delle stesse, con relative sanzioni: i titolari di pubblici esercizi con dehor dovranno adeguarsi al nuovo Regolamento entro 3 anni dall’approvazione dello stesso oppure prima in caso di modifiche sostanziali ai locali. Nel caso di mancato adeguamento entro i termini previsti l’amministrazione può imporre l’obbligo, in qualunque momento, o procedere con la revoca dell’Autorizzazione/Concessione.
Ampio è stato il dibattito ieri in Consiglio su questo provvedimento, atteso da tempo, concertato con le associazioni di categoria, e che ha recepito anche numerose osservazioni giunte dagli operatori riguardando oltre 200 pubblici esercizi, senza contare le attività artigianali. “Un’opportunità – ha spiegato dopo aver delineato per sommi capi gli articoli del Regolamento l’assessore Morelli - per dare spazi al commercio e all’artigianato, temporanei sì ma una possibile soluzione a chi chiede più libertà nella fruizione di spazi pubblici e privati e nuove proposte per operare in questi settori, soprattutto in un momento così difficile per la crisi e il terremoto che ha cambiato tutto. E non solo in centro ma in tutto il territorio comunale, in nome della ricerca di una maggiore sinergia tra pubblico e privato”.
Lorenzo Paluan, capogruppo della lista civica Carpi a 5 stelle-beppegrillo.it-Prc, ha spiegato che a suo parere questo provvedimento “serve solo ad aggirare con gli arredi temporanei le modifiche agli edifici storici: così si compromette l’integrità architettonica del centro storico e se ne cambia la faccia. Per venti posti a sedere in più non necessari già ora si è imbruttito qualche edificio…un dehor che davanti al Teatro ne coprisse la facciata non sarebbe un bel regalo alla città”. Molto soddisfatto per l’arrivo in aula di questo Regolamento si è detto invece il consigliere Pdl Cristian Rostovi, che ha definito questo ‘escamotage’ una “soluzione positiva per rendere più fruibile la piazza: una vetrata non abbruttisce se garantisce questa maggiore fruibilità”. Apprezzamenti per l’operato dell’assessore Morelli sono venuti da diversi consiglieri di maggioranza e di opposizione (Maddalena Zanni del Pd così come Enrico Gasparini Casari della Lega nord ad esempio) mentre Giliola Pivetti, capogruppo di Alleanza per Carpi, ha invece definito molto importante il fatto che il Comune faccia rendere il suolo pubblico rendendolo disponibile in questo modo. “Lo potremmo dare gratis anzi agli esercenti che magari si convenzionassero con l’ente locale garantendo un servizio in più a Carpi. Con i dehors la città non è più brutta ma più dinamica: chiedo piuttosto notizie sulla Commissione che dovrebbe giudicare le proposte, speriamo che non limiti la libertà di scelta anche dei colori di queste strutture…” Marco Bagnoli (Pd) ha anch’egli apprezzato la scelta dell’ente locale di dare questa possibilità ai pubblici esercizi. “Sarà importante gestire bene la fase dell’eventuale revoca o decadenza dell’autorizzazione-concessione, nella quale sarebbe meglio usare il buonsenso”. Roberto Arletti (Pd) ha parlato poi di un provvedimento “che può essere un volano per la ripresa del centro storico, un segnale di creatività a cui si unisce un tocco di creatività e di buon gusto”. E se Gianni Bassoli (Pd) ha salutato anch’egli positivamente questo Regolamento come strumento per ravvivare la piazza il collega Roberto Benatti (Pdl) ha invece ricordato che l’amministrazione comunale in carica è la stessa che per anni ha fatto ‘muro contro muro’ con i commercianti. “Cambiare l’assessore è servito… Sottolineo anche che senza teatro e con meno frequentazione invernale i dehors possono essere ancora più utili al centro”.
Il capogruppo del Pd Davide Dalle Ave ha dal canto suo rammentato come questo provvedimento assuma un valore di rilancio, in una fase di emergenza che è stata comunque gestita in modo eccellente dall’amministrazione comunale. Paolo Zironi (Pd) ha poi messo in evidenza la necessità di pedonalizzare nuove strade del centro per permettere a chi va a piedi di camminare in tutta sicurezza. Il Sindaco Enrico Campedelli ha voluto ricordare il percorso avviato dall’ente locale da anni per rivitalizzare il centro storico e riportare la gente in piazza, “come poi è avvenuto. Dopo le vacanze – ha accennato – andremo a discutere in questa sede il Regolamento per l’utilizzo della Ztl dal punto di vista viabilistico”. Infine il capogruppo del Pdl Roberto Andreoli ha in primis sottolineato il fatto che molti esponenti della maggioranza avessero affermato nel corso del dibattito che il centro è poco vissuto: “c’è ancora molto da fare, ad esempio per risolvere i problemi della difficoltà di parcheggio, l’accesso delle merci al centro, la gestione degli spazi e degli edifici ristrutturati…La città in questi anni ha lanciato grida d’allarme al riguardo e voi dove eravate?”
Al momento del voto il Regolamento è stato approvato da tutti i gruppi presenti in aula ad eccezione di Carpi a 5 stelle-beppegrillo.it-Prc, che si è astenuto.