Il primo cittadino ha parlato di terremoto e dell’arresto del dipendente comunale
Nel corso della seduta del Consiglio comunale di ieri, giovedì 26 luglio, il Sindaco Enrico Campedelli ha fatto due brevi comunicazioni al civico consesso, una sull’emergenza terremoto e l’altra sull’arresto del dipendente comunale Marco Prisciandaro avvenuta nei giorni scorsi.
Rispetto al primo tema Campedelli ha ricordato i dati del fenomeno e ha detto che sono partiti i bandi regionali relativi all’edilizia scolastica, mentre per quello che riguarda abitazioni e imprese si lavora per definire le procedure per i finanziamenti per i ripristini e la messa in sicurezza, finanziamenti che copriranno l’80% dell’ammontare dell’intervento. Campedelli ha poi ricordato come oltre ai 2,5 miliardi già stanziati dal Governo per la ricostruzione ne siano stati promessi altri 6 da Roma e ha delineato la procedura attraverso la quale cittadini e imprenditori potranno ricevere questi fondi pubblici: i tecnici redigono un progetto basto su prezziari definiti, questo viene asseverato dalla Regione, le banche anticipano la somma al richiedente, che riceveranno poi dalla Cassa Depositi e Prestiti. Si stanno ora approntando gli strumenti per definire questa complessa procedura. Previste 170 assunzioni di personale a tempo determinato riservate agli enti locali terremotati e alla ricostruzione, che verranno pagati dalla Regione con un fondo ad hoc e che avranno come riferimento le Unioni dei Comuni.
Sull’arresto del dipendente comunale il Sindaco invece ha detto di auspicare “che si arrivi in tempi brevi all’accertamento dei fatti che gli vengono imputati; manteniamo la massima fiducia nella magistratura e nel caso le accuse venissero provate la Giunta dovrebbe adottare misure per tutelare il buon nome dell’amministrazione. Il dipendente aveva comunque un ruolo di basso livello e un’autonomia limitata, che si limitava in pratica all’affidamento diretto con gare informali per il ripristino urgente della segnaletica, un settore che vale ogni anno 50 mila euro o anche meno in termini di risorse comunali investite. Il 27 marzo scorso è stata disposta dal magistrato inquirente una perquisizione negli uffici dell’ente, per verificare la documentazione, in base ai presunti vantaggi di cui il dipendente avrebbe potuto godere da un rapporto privilegiato con le ditte anch’esse finite sotto indagine. Il giorno dopo la perquisizione abbiamo poi aperto un’indagine interna amministrativa sulle procedure di assegnazione dei lavori e abbiamo trasferito il dipendente in un posto dove non aveva autonomia gestionale ed economica: abbiamo collaborato fornendo alla magistratura tutta la documentazione richiesta, che ci è stata restituita senza che siano stati mossi rilievi a carico del Comune. Ovviamente i provvedimenti disciplinari sono ora sospesi in attesa del prosieguo delle indagini: dopo l’arresto avevamo comunque sospeso il dipendente dal servizio e dalla retribuzione, inviando altresì un esposto alla Corte dei Conti”.