Il resoconto della seduta del Consiglio comunale/5

Nel corso del Consiglio comunale di Carpi di giovedì 19 aprile la Comandante del Corpo della Polizia municipale dell’Unione delle Terre d’Argine Susi Tinti e la responsabile del Comando territoriale di Carpi Daniela Tangerini hanno presentato i dati di attività 2011 del Corpo (la relazione sotto forma di slides è disponibile all’Ufficio stampa). Se Tinti si è soffermata sui dati dell’Unione (vedasi sul sito delle Terre d’Argine la nota stampa n.253 del 18 gennaio scorso) Tangerini è entrata più nello specifico illustrando i numeri relativi alla città dei Pio. Dopo avere fornito risposte ad alcune domande tecniche dei rappresentanti dei cittadini (che andavano dai posti rosa per le donne incinte alle auto abbandonate, dal ruolo delle Guardie ecologiche al numero delle telecamere installate in città) assieme anche all’assessore alla Polizia municipale Carmelo Alberto D’Addese e all’assessore all’Ambiente Simone Tosi, il Consiglio comunale ha dato il via al dibattito sui dati presentati poco prima.
Gli interventi sono venuti da alcuni esponenti del Pd (Maria Grazia Lugli e Paolo Zironi, quest’ultimo in particolare sul tema della tutela dei ciclisti e dei pedoni e poi anche su quanto avvenuto poco prima a margine del dibattito sulla chiusura di via Remesina) ma anche di altri gruppi consiliari (Enrico Gasparini Casari della Lega nord, che ha chiesto di dare più spazio agli Assistenti Civici, così come Roberto Benatti del PdL, che invece ha chiesto ai rappresentanti della Polizia municipale di valutare la chiusura di via Remesina da un punto di vista tecnico all’incrocio con via Grilli). Più articolato l’intervento della capogruppo di Alleanza per Carpi Giliola Pivetti, che ha sottolineato dal canto suo come a suo parere fosse preferibile dire che il vigile “è un professionista e non tanto un cittadino in divisa, che deve partecipare a corsi di formazione per rafforzare le sue competenze e conoscere al meglio il suo lavoro. Sappiamo chi è la persona – ha detto - che sporca i muri con lo spray, non ultimo quelli di villa Tirelli, ma nessuno è intervenuto perché ci si dice che bisogna trovarlo in flagrante. E i cittadini sono impotenti, così come per i furti di biciclette. La percezione generale è che non ci sia totale amicizia fra cittadini e Polizia municipale: se va bene c’è paternalismo e se va male arroganza, ad un comportamento adulto ed equilibrato non ci si arriverà credo mai”.
L’assessore D’Addese nella sua replica ha citato il grande lavoro svolto dagli Assistenti Civici, “le cui ore e il cui entusiasmo non bastano mai”, i tanti controlli contro l’abusivismo commerciale e il lavoro nero, la necessità di aumentare i controlli e dunque anche le sanzioni per diminuire il numero di pedoni e ciclisti coinvolti in incidenti stradali, “ma tutto questo purtroppo non è bastato finora per arrivare ad una inversione di tendenza. Stiamo però lavorando per dare vita anche a Carpi all’anagrafe delle bici, per diminuire la piaga dei furti”.

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