Il resoconto della seduta del Consiglio comunale/5

Nel corso del Consiglio comunale di Carpi di giovedì primo marzo è stato discusso un ordine del giorno presentato dai capigruppo di Pd e Idv Davide Dalle Ave e Andrea Bizzarri, che faceva riferimento al referendum svoltosi l’anno scorso sui servizi pubblici locali e che in particolare esprimeva preoccupazione “perché ad un anno di distanza Parlamento e Governo non sono ancora intervenuti sulla modalità di determinazione della Tariffa del sistema idrico integrato ma anche soddisfazione perché l’assemblea dell’Ato4 di Modena ha deciso, in attesa delle dovute e necessarie decisioni del legislatore, di accantonare il 50% della remunerazione del capitale all’interno della determinazione tariffaria del 2012, in modo da poter successivamente alle decisioni di Parlamento e Governo di intervenire liberamente”.
Critiche al testo letto da Bizzarri nella sala del Consiglio comunale sono state espresse da Lorenzo Paluan (capogruppo della Lista civica Carpi a 5 Stelle-beppegrillo.it-Prc), che si è chiesto quando fosse stato modificato questo ordine del giorno, già protocollato nel luglio scorso ma con un testo diverso: “si tratta di un documento segnato dal Pd carpigiano, lo si nota per la lunghezza e la poca chiarezza: non dice nulla e non consente di dare seguito alle indicazioni del referendum. Sorprendente poi il capovolgimento di fronte di Bizzarri; riproporrò il suo testo originario”. Il capogruppo del PdL Roberto Andreoli ha parlato invece di “una stupefacente capriola dell’Idv, che non richiede come prima che si segua in modo inequivocabile quanto espresso con i referendum dalla volontà popolare, scorporando tariffe e remunerazione del capitale. Ora, a marzo, il nuovo testo dell’odg triplica il numero delle parole e viene cambiato radicalmente nel suo contenuto”.
Il capogruppo Pd Davide Dalle Ave ha allora preso la parola per ricordare “ciò che stava succedendo nel campo dei servizi pubblici prima del referendum. Proprio con lo spirito di questo ordine del giorno troviamo il modo di rispondere alle sollecitazioni del corpo elettorale e governare queste tematiche complesse. Diciamo no alle contrapposizioni, l’odg ha una articolazione precisa”. Cristian Rostovi (PdL) ha poi accusato Pd e Idv di essersi “accodati ai vincitori: e ora non date seguito a quanto il voto, chiarissimo, ha sancito e a quanto il chiaro testo dell’ordine del giorno di luglio proponeva. Vi rimangiate la battaglia fatta, non avete il coraggio di applicare quanto deciso pur avendone la possibilità”. L’assessore all’Ambiente Simone Tosi è intervenuto ricordando come sia l’Ato ad approvare le tariffe dei servizi idrici integrati ma anche “che con i referendum si è abrogata un pezzo di normativa, tale per cui non si può più modificarle. Da questo Consiglio comunale con questo ordine del giorno esce forte la richiesta proprio di dare seguito al referendum. Chiedere invece che il Sindaco vada all’Ato e faccia diminuire del 7% le tariffe è demagogico”.
Dopo un botta e risposta tra il Presidente del Consiglio Giovanni Taurasi e il capogruppo del PdL Andreoli (quest’ultimo ha sostenuto con veemenza che l’intervento dell’assessore era “politico e non nel merito, una porcheria”, Taurasi ha spiegato invece che l’argomento era stato già dibattuto altre volte e che Sindaco e assessori possono intervenire come e quando vogliono) ha preso la parola la capogruppo di Alleanza per Carpi Giliola Pivetti: “le premesse di questo documento sono così lunghe che chi lo ha scritto si è dato zappate sui piedi contraddicendo le discussioni fatte anche in questa sala, ha partorito un topolino”. Roberto Benatti (PdL) si è dal canto suo chiesto perché Bizzarri fosse “una banderuola”, ha definito demagogico l’odg in discussione, spiegando che l’assessore Tosi “è di gomma e ha fatto un intervento politico” proponendo infine che “se si potessero rimodulare gli affitti delle reti comunali ad Aimag si potrebbero diminuire le tariffe per i cittadini. Sono canoni ingiusti quelli riscossi, si tratta di elusione fiscale”.
Paolo Zironi (Pd) ha allora controbattuto che l’odg in discussione era stato portato all’attenzione del proprio gruppo consiliare ed era frutto anche di un confronto interno al Pd. Il capogruppo Idv Andrea Bizzarri in sede di replica ha poi spiegato che a luglio, al momento della protocollazione del primo odg sul tema, “ci si aspettava che la cosa si risolvesse presto grazie ad una nuova legge che andasse nel senso dettato dai risultati referendari: le tariffe devono essere regolate da una legge o da un decreto legge e il prima possibile proprio per dare seguito al risultato delle consultazioni. Ma questa non può decidere che la remunerazione del capitale può esserci solo in alcuni casi: e perché mai dovrebbe essere l’Ato a decidere se non lo fa il Governo centrale? La soluzione migliore al momento è proprio quella adottata da Ato Modena, che ha accantonato parte della tariffa”.
L’ordine del giorno è stato alfine approvato da Pd e Idv, contrari gli altri gruppi.
 

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